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Re Corvo, il nuovo fumetto si fa con il torchio

Il lavoro di Officina Meningi sold out a Treviso Comics: «Un processo lungo ed elaborato»

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TREVISO. La novità più particolare per il mondo del fumetto del Treviso Comics 2017, sold out nei due giorni di fiera e con commenti e recensioni totalmente positivi, è un curioso e affascinante “ritorno al passato”, a quando la lavorazione del prodotto era effettuata totalmente “a mano” e con metodi molto più artigianali ma, forse, con maggiore cuore e minor omologazione rispetto ai fumetti contemporanei. Si chiama “La leggenda del re Corvo”, prodotto dalla studio di comunicazione editoriale Officina Meningi e realizzato da Valentino Sergi ai testi e Alvise Rossi al tavolo da disegno, già premiati autori di “Inferni-Venezia, la peste e l’uragano” (Comma22) il particolare fumetto-opera d’arte che i due autori veneti hanno deciso di proporre per continuare a esplorare tecniche e stili narrativi del passato e per raccontare una storia capace di fare contemporaneamente riflettere sul presente. La particolarità principale di “La leggenda” è che si tratta di un racconto illustrato con l’antica tecnica della xilografia, che consiste nell’incisione del disegno su legno per la successiva stampa su carta o tessuto mediante la pressione di un torchio. «Un processo lungo ed elaborato», spiega Alvise Rossi «ma in grado di conferire all’opera un elemento manifatturiero insolito e prezioso».

L’albo, presentato in anteprima al Treviso Comic Book Festival sarà riproposto a San Donà Fumetto il 7 e 8 ottobre con una stampa su carta pregiata in tiratura limita di meno di 300 esemplari, con ogni singola copia che avrà la copertina impressa artigianalmente “in loco” da Rossi mediante l’utilizzo di un antico torchietto originale dei primi del 900. La storia, come racconta l’autore, Valentino Sergi, narra di «un corvo imperiale, avvelenato a morte dopo uno scontro furibondo, che si erge sulle spoglie della serpe che dominava lo stagno delle rane. Gli restano solo tre giorni di vita e, in questo breve tempo, sente la responsabilità di guidare i suoi nuovi sudditi verso un ideale di comunità. Una nerissima favola che, ispirandosi alla tradizione greca, mette in scena un ritratto lucido e inquietante del nostro presente. Vederlo stampato, per me, è stato quasi come un atto di esorcismo, la chiusura di un periodo». Le reazioni dei primi lettori sono state molto positive, e non solo per la particolarità dell’idea, ma proprio per la qualità della graphic novel, al punto che, mentre già si comincia a pensare a possibili premi a livello nazionale e a una capillare distribuzione sul territorio, gli autori pensano a nuovi progetti. «A San Donà Comics», spiega Sergi, «avremo un concorso per giochi inediti con in premio una consulenza da parte degli esperti della casa editrice Dal Tenda per una pubblicazione, mentre per la fiera di Modena usciranno l’attesa espansione di “Suicidium” e un nuovo prodotto ludico, “Kafka’s Labyrinth”.

Massimo Tonizzo

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