Non hanno detto di volere un piano di abbonamento singolo in risoluzione 4K (il più desiderato, a leggere i commenti sui social), e però vorrebbero più semplicità, maggiore possibilità di condivisione e paradossalmente forse pure meno scelta.
Sono questi i 3 punti principali che emergono dal rapporto Reinvent for Growth di Accenture, che anche per il 2023 ha intervistato 6mila consumatori nel mondo per comprendere le loro preferenze e i loro comportamenti riguardo alle esperienze di intrattenimento online.

L’idea di un’app unica per fare tutto
Che cosa ne è emerso? Per esempio, che 6 su 7 (l’86%) vorrebbero una piattaforma unica che unisca streaming video, fantasport, social media e pure lo shopping online (che è un po’ quello che sta cercando di fare TikTok, poco sorprendentemente) e che 4 su 10 pagherebbero per una cosa del genere.
Allo stesso modo, 3 su cinque (il 61% del campione) gradirebbero la possibilità di condividere i loro profili di streaming su più piattaforme per avere contenuti ancora meglio personalizzati in modo trasversale, da Netflix a Disney Plus, da Amazon Prime Video a Paramount Plus.
Questo dovrebbe in effetti spingere le aziende impegnate nel settore a riconsiderare le loro strategie, anche perché più di un terzo dei consumatori interpellati (il 35%) ha raccontato di aver annullato l'abbonamento ad almeno uno dei primi 5 servizi di streaming negli ultimi 12 mesi e il 26% di volerne eliminare uno o più nei prossimi 12 mesi.
Il problema sembra essere soprattutto l’eccesso di offerta, che spesso travolge (come sanno bene anche quelli di Netflix): più di 7 consumatori su 10 (il 72%) hanno riferito di provare “un senso di frustrazione” mentre cercano qualcosa da guardare, con un aumento di 6 punti percentuali rispetto al 2022. Ancora: il 55% degli intervistati ha appunto ammesso di essere sopraffatto dal numero di servizi di streaming tra cui scegliere, con il 26% che ha confermato che possono essere necessari anche più di 10 minuti per trovare qualcosa che meriti la loro attenzione (contro il 17% dell'anno scorso).

Italiani e streaming, la fotografia della situazione
Nel nostro Paese le cose non sono molto diverse: gli italiani che vorrebbero un’unica piattaforma su cui fare tutto sono sempre l’86% (ma la percentuale di quelli che pagherebbero per usarla scende al 37%), puntando principalmente sulla possibilità supplementare di ascoltare musica, navigare online e fare shopping.
Anche in Italia, l’eccesso di offerta è visto come un problema: il 40% si è detto sopraffatto dal numero di piattaforme che sono a disposizione, il 32% è infastidito dal fatto di dover passare da un’app all’altra per vedere cose diverse o fare cose diverse (guardare un film, una serie, ascoltare una canzone, scrivere a un’amica, comprare qualcosa e così via) e il 27% impiega regolarmente oltre 10 minuti per trovare un contenuto che valga la pena guardare.