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Poco sexy ma musicalmente eccellente: come va il nuovo Walkman (senza cuffie) di Sony

Poco sexy ma musicalmente eccellente: come va il nuovo Walkman (senza cuffie) di Sony
Il nuovo Sony Walkman NW-A306 è per gli amanti della musica liquida ad alta definizione. Un prodotto di eccellenza per pochi, considerato anche il prezzo
3 minuti di lettura

Il nuovo Sony Walkman NW-A306 sembra provenire da una dimensione distopica come quella descritta da Philip K. Dick in L'uomo nell'alto castello, dove il razionalismo tedesco incontra l'efficienza giapponese.

È senza dubbio un prodotto di eccellenza nell'esecuzione del suo compito, ovvero riprodurre al meglio la musica, ma ha il fascino di un anonimo lettore multimediale dei tempi di Napster. E dire che è realizzato in pregevole lega di alluminio. Il design però è quello di un portasigarette e anche le dimensioni non vi si discostano molto.

Il peso è di 113 grammi, che in un taschino della giacca o nei jeans praticamente sono impercettibili. La zona posteriore goffrata agevola la presa. Dopodiché quel che conta davvero è che lo schermo touch a colori da 3.6” con risoluzione di 1280 x 720 pixel è abbinato anche a una serie di solidi tasti fisici, che includono una slitta blocca-tasti, play-pausa, avanzamento veloce e riavvolgimento veloce, volume e accensione e spegnimento.

Sulla base inferiore si distinguono un ingresso da 3.5 mm per le cuffie (non incluse nella confezione), la porta USB-C per alimentazione e trasferimento dati, un'asola per un laccetto e lo slot per una microSD. La memoria principale è di 32 GB ma il reale spazio utilizzabile è di 18, quindi con file audio ad alta risoluzione è appunto bene mettere in conto un’espansione. Completa la dotazione il supporto per il Wi-Fi 5, mentre il Bluetooth 5 è compatibile con i codec wireless SBC, Ldac, aptX e aptxHD.

Un lettore che si rivolge a pochi appassionati

Questa è la nuova generazione Walkman secondo Sony, o almeno una delle sue ultime declinazioni di fascia media dato, che a listino il top di gamma NWM1Z arriva a costare più di 3mila euro. L'NW-A306 si posiziona comunque a quota 400 e quindi decisamente si rivolge esplicitamente ai grandi appassionati di musica digitale ad alta risoluzione. Difficile consigliarlo ad altre tipologie di consumatori, a meno che non si brami il feticcio di un oggetto di questo tipo.

Se si volesse ridurre ai minimi termini il racconto di questo Walkman bisognerebbe dire che è una sorta di smarpthone Android, incapace di fare telefonate ma con un hardware estremamente evoluto per la riproduzione musicale. Tanto eccellente che non solo supporta formati per audiofili come Flac e DSD, ma anche Wma, MP3, WAV, AAC, He-Aac, Apple Lossless, Aiff, APE ed MQA. Inoltre, può funzionare come lettore oppure come DAC esterno per un altro dispositivo: in pratica da convertitore digitale-analogico per un computer o un amplificatore o altro.

Ma da solo non basta

Il Walkman Sony viene venduto esclusivamente con un cavo USB-C quindi non si può fare a meno di acquistare separatamente un paio di cuffie o auricolari con il cavo. Volendo si potrebbe optare per versioni Bluetooth, ma è bene sapere che in questo modo si rischia l'anatema audiofilo. Agli agnostici assicuriamo che va bene lo stesso, anche grazie alle tecnologie Ldac di Sony e aptX/aptxHD di Qualcomm, a patto di acquistare auricolari o cuffie compatibili come le Sony WH-1000XM4 oppure le B&W P7 S2 .

Risolta la pratica accessoria non resta che caricare il dispositivo per circa 3 ore e mezza. L'autonomia operativa è un terno al lotto, perché dipende dal tipo di uso: streaming musicale via wi-fi oppure riproduzione di tracce Flac, MP3 o altro tipo residenti in memoria, impiego o meno del bluetooth e così via. Sony dichiara tra le 18 e le 36 ore, ma abbiamo riscontrato un dato più vicino alla soglia bassa (anche meno, in realtà).

Il primo avvio è un po’ destabilizzante, perché ci si trova di fronte ad Android 12 e alla procedura per abbinare l’account Gmail. Mentre il dito scorre tra le icone di Chrome, Calendar, Maps, Play Store, YouTube e altre, ecco spuntare quella proprietaria Sony Walkman. Di fatto c'è una libreria da popolare con i propri file, poi organizzabili per categoria, artista, qualità audio e altri parametri. Ci si aspetta che il proprietario abbia una collezione di file audio. L'alternativa è quella di sfruttare le app delle principali piattaforme streaming musicali e quindi disporre di un abbonamento.

A quel punto la discriminante è scegliere una piattaforma che offra musica ad alta risoluzione (magari scaricabile) per sfruttare al meglio le qualità del Walkman. E fra le qualità senza dubbio c'è l'hardware audio dedicato, basato su condensatori a film, un circuito stampato ottimizzato con saldature in oro per ridurre le perdite di segnale e una tecnologia di amplificazione capace di valorizzare l'hi-res audio e il formato Ldac. La dotazione è completata dalla tecnologia surround Sony 360 Reality Audio, Dsee Ultimate (che grazie all'IA cerca di migliorare la qualità audio di MP3 e CD), ClearAudio Plus, che ottimizza automaticamente il bilanciamento delle frequenze nel brano musicale riprodotto, e l'Elaboratore Vinili, che regala un'esperienza di equalizzazione vicina al mondo analogico. Non manca il classico equalizzatore a bande personalizzabile.

Come suona il Sony NW-A306?

Il nuovo Walkman di Sony ha la capacità di offrire una qualità audio nettamente superiore a qualsiasi smartphone e alla maggior parte dei dispositivi portatili. Certamente fa meglio di un storico Walkman e persino di un vecchio Minidisc. Rappresenta l'eccellenza da taschino, ma è come un'auto sportiva cui poi bisogna abbinare altri elementi per sfrecciare fra i cordoli dell'alta fedeltà digitale. Ha bisogno di un paio di cuffie o auricolari adeguati, un abbonamento a un servizio streaming con tracce hi-res e orecchie sensibili: al solo mancare di uno di questi componenti diventa più conveniente uno smartphone.

Non è una bocciatura del prodotto, anzi. È solo che l'NW-A306 richiede un appassionato, qualcuno che cerchi l'alta fedeltà in movimento. Certamente non un nostalgico degli anni '80, perché vedere sul display (c'è un'opzione ad hoc) la grafica di una musicassetta virtuale che gira durante la riproduzione è un barbarismo. O una sgrammaticatura, per chi ha ancora un cuore analogico.