“Ci sono gare in tutti gli Stati Uniti, dalle montagne dello Yosemite al Bryce Canyon. Adoro viaggiare e non vedo l’ora di poter visitare quei luoghi dal vivo, lo sto pianificando da anni. Grazie all’open world qualche giretto però l’ho già fatto” ci dice Michela Moioli, vincitrice di tre coppe del mondo e campionessa olimpica di snowboard cross ai Giochi Olimpici di Pyeongchang 2018. Riders Republic è l’ultima fatica dello studio Ubisoft Annecy disponibile dal 28 ottobre, un gioco dedicato agli sport estremi mass-social, questo vuol dire che ogni volta entrati in pista, in qualsiasi punto della mappa, ci si troverà tra altri giocatori. In gara con oltre 50 persone tra i picchi innevati agli aridi canyon, dei parchi nazionali americani del Bryce Canyon, Yosemite Valley, Sequoia Park, Zion, Canyonlands, Mammoth Mountain e Grand Teton.
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“Ho giocato con un personaggio femminile, ma non cambia nulla a livello di resa. Non è importante il genere, ma la quantità di gare o trick che si possono eseguire. Soprattutto poterlo fare con tantissimi amici contemporaneamente, oltre che sconosciuti”, afferma la snowboarder.
La montagna ha un grande fascino e la neve, addirittura, un particolare profumo irriproducibile, nel gioco, ci dice Michela Moioli, gli ambienti montani sono stati riprodotti molto bene: “Perché ti diverti sin dall’inizio anche se non sei bravo fai dei numeri pazzeschi, è molto intuitivo. Poi per chi come me è anche un atleta subentra l’aspetto competitivo, quindi anche l’allenamento visuale, neuronale e ideomotorio. Anche se giochi. Perché anche se ti rilassi, continui comunque a essere concentrata sull’obiettivo”.
Oltre allo snowboard cross che Michela Moioli pratica agonisticamente, la campionessa si dedica al surf, alla bici e per allenarsi utilizza anche lo skateboard. Negli ultimi anni si sono avvicinate al mondo degli sport estremi molte giovani e giovanissime, una tra tutte la skater e surfista britannica Sky Brown. “È vero che vengono chiamati sport estremi, ma è solo per l’adrenalina che generano in noi che li pratichiamo e in chi ci guarda dal vivo o da casa”. Ma dietro ogni sport c’è una quantità di allenamento e lavoro esagerati, non solo gli atleti, ma interi team di professionisti che studiano e controllano tutto per ridurre al minimo i rischi ed evitare incidenti. Continua Michela: “Alle ragazze suggerisco di seguire l’istinto e buttarsi, ma con la testa. Con prudenza, ma senza esitare un attimo”.
In Riders Republic si può dar forma al rider, avatar del giocatore, grazie al motore evolutivo basato sui risultati. Che si voglia essere il miglior snowboarder al mondo, o il più veloce sulle due ruote, occorre farsi un nome, scalare la classifica dei migliori atleti estremi nella modalità Carriera e firmare con gli sponsor più quotati, scegliendo tra una grande varietà di sport adrenalinici e diverse modalità sempre multiplayer:
Negli sport estremi l’estetica è importante così come la colonna sonora, molti atleti mentre gareggiano ascoltano musica. “All’inizio, i primi anni, ascoltavo sempre qualcosa. Di generi diversi. Adesso, quando sono sullo snowboard, non ascolto più nulla. Ho smesso, voglio essere del tutto concentrata. Ascolto musica solo quando sono in palestra, il genere cambia sempre in base al mood della giornata. Dai Beach Boys agli Iron Maiden. Mi piace molto la musica country, ascolto invece pochi autori italiana, tranne alcuni come Noemi o Fedez”.
L’open world multiplayer di Riders Republic ha aperto le sue piste il 28 ottobre, ci si potrà scontrare e incontrare con altri giocatori, in competizioni usando biciclette, sci, snowboard, wingsuit e rocket wingsuit, su PlayStation 4 e 5, Xbox Series X e Xbox One, Stadia, Ubisoft Connect e Epic Games.