Scontro fra chat: Slack accusa Microsoft di concorrenza sleale
Jaime D'Alessandro
(ansa)
Denunciata alla Commissione europea per abuso di posizione dominante la multinazionale cofondata da Bill Gates. "L’integrazione fra Teams e Office ci penalizza", sostiene l’azienda di Stewart Butterfield. E’ la riedizione dello scontro sui browser di fine anni Novanta
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Accusa pesante da parte di Slack Technologies, produttrice dell’omonimo software di chat e collaborazione in ambito lavorativo, nei confronti di Microsoft. Ha infatti presentato una denuncia alla Commissione europea per abuso di posizione dominante.
La compagnia di San Francisco, cofondata e guidata da Stewart Butterfield, sostiene che Microsoft ha connesso in maniera illecita il suo software di collaborazione, Teams, alla suite di programmi per la produttività Office, che include Outlook, Word, Excel e PowerPoint. Una strategia di raggruppamento che sfocerebbe in una concorrenza sleale nei confronti dei concorrenti.
"Tutto ciò avviene perché Slack minaccia la posizione di Microsoft e in particolare le mail di Outlook nel mondo aziendale, pietra angolare di Office", ha dichiarato Jonathan Prince, vicepresidente di Slack. Ora la Commissione europea dovrà decidere se ci sono o meno i margini per un'indagine, così come è accaduto con Google e i suoi software per istallati nel sistema operativo Android che domina il mondo degli smartphone. Anche se stavolta, e non è una differenza di poco conto, non c'è alcun sistema operativo di mezzo.
Quella delle chat multimediali, grazie alle quali ormai non solo si dialoga, ma si lavora, si partecipa a video riunioni, si fanno acquisti e si scambiano documenti, sono una delle frontiere più promettente nel campo della tecnologia. Da WeChat della cinese Tencent, ai sistemi di messaggistica di Facebook che presto verranno unificati, fino a Slack e Teams, tutti puntano nella stessa direzione: essere la nostra principale finestra sul mondo digitale in tutte le sue sfumature. Come del resto ha ammesso lo stesso Jared Spataro, corporate vice president della Microsoft e a capo della divisione Office.
L’accusa di Slack mira a fare in modo che Teams venga disgiunto da Office e diventi così un prodotto separato. Oltre al caso Android, guarda ad un altro precedente: nel 1998 sempre Microsoft fu costretta a rompere il legame di ferro fra il suo browser Explorer e il sistema operativo Windows.
"Abbiamo creato Teams per offrire la capacità di collaborare unita a quella di dialogare tramite video", ha dichiarato Microsoft, sottolineando che Slack non è un software per le videoconferenze. Ma quella è solo una delle funzioni del servizio della multinazionale cofondata da Bill Gates, le altre sono invece paragonabili a quelle di Slack.
Ad aprile l’azienda ha dichiarato che Teams aveva raggiunto i 75 milioni di utenti al giorno, più del doppio rispetto all'inizio di marzo. Anche Slack, fondata nel 2014, ha registrato una crescita netta. Secondo il New York Times le sue entrate sono aumentate del 50 per cento negli ultimi tre mesi. E le altre compagnie coinvolte nella partita, inclusa Facebook e Zoom, non sono da meno. Inevitabile quindi che inizino le frizioni per il dominio di questo settore.