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Calcio Padova, Oughourlian sborsa un milione e mezzo per pagare gli stipendi di tre mesi ai giocatori

L’azionista di maggioranza ha garantito così l’iscrizione. Mercato: scatta l’asta per Vasic, no al ritorno di Chiricò

Stefano Edel
2 minuti di lettura

Joseph Oughourlian è l’azionista di maggioranza del Padova

 

Joseph Oughourlian nei giorni scorsi ha dato disposizione di emettere un bonifico di 1 milione e mezzo di euro a favore del Calcio Padova, di cui detiene il 96% del pacchetto azionario, presto ridotto al 71% con l’ingresso dell’imprenditore padovano e futuro presidente Francesco Peghin, previsto entro la fine di giugno.

Questi soldi serviranno a pagare gli stipendi di marzo, aprile e maggio, per poi consentire l’iscrizione della squadra al prossimo campionato di Serie C, il 20 giugno.

Dunque, il finanziere franco-armeno ha investito 4 milioni, come aveva annunciato a suo tempo, nella stagione 2022/23. Sin qui ci siamo, il patron mantiene fede alle promesse. Ma da adesso in avanti bisognerà capire quanto realmente allargherà i cordoni della borsa, dopo aver cacciato fuori, di tasca propria, oltre 26 milioni in quattro anni di gestione.

Oughourlian vuole... rifiatare, è soddisfatto della trattativa andata in porto con Peghin, tuttavia il budget da mettere a disposizione del ds Mirabelli e dei suoi collaboratori per allestire la rosa del prossimo torneo non discosta da quello precedente, intorno ai 4/4,5 milioni. VASIC,

Probabile asta

E non c’è dubbio che, oltre a liberarsi dei contratti pesanti trascinatisi dietro dall’era Sogliano, compresi quelli dei due fuori lista, Monaco e Busellato, che insieme a quelli di Terrani e Bifulco hanno inciso per un milione sui conti, il patron si aspetti molto dalla cessione del “gioiellino” Vasic, più che mai uomo-mercato.

Per lui il Padova non ha fretta ed è facile prevedere l’apertura di un’asta per piazzarlo al migliore offerente. Piace in Serie A, con il Genoa che ha mosso passi in avanti molto concreti, ma con manifestazioni d’interesse forti anche da parte di Monza, Sassuolo e Bologna.

Poi ci sono le due venete, Verona e Venezia (Serie B), e lo Spezia. Il prezzo lo stabilisce la società biancoscudata: si parla di 3 milioni di euro come base di partenza.

Nel rimettere mano all’organico, il ds dovrà cominciare dalla retroguardia, dove potrebbe ritrovare posto Filippo Delli Carri, che ha ripreso la via di Como per fine prestito. Trattativa non semplice, ma anche qui il tempo gioca a favore. Dietro conferme per Belli, Ilie e Calabrese (di rientro dal Latina), saluterà tutti invece Valentini. Il capitano ha chiuso il suo ciclo a Padova. Per cui serviranno almeno altri due difensori centrali, più uno a sinistra.

Riproposto Chiricò, no grazie

Tra le indiscrezioni delle ultime ore, c’è stato un tentativo del procuratore di Mino Chiricò, l’esterno offensivo del Crotone, eliminato dal Foggia ai quarti di finale dei playoff, di riproporre il giocatore a Mirabelli e Bianchi, essendo a tutti gli effetti libero da vincoli.

La risposta del Padova è stata un cortese “no, grazie, abbiamo già dato”. Per uno che qui guadagnava 250 mila euro all’anno le porte sono definitivamente chiuse.

In attacco si cercherà un’altra punta da affiancare a Bortolussi, tenendo però conto che l’intenzione della dirigenza è di non lasciare partire Michael Liguori, il bomber che ha segnato 11 gol fra campionato e playoff. Infine, da segnalare che l’uscita di scena del Vicenza, eliminato dal Cesena, comporterà un mancato introito da parte del Padova di 50 mila euro. Brescia. Pareggiando 1-1 con il Cosenza, nella gara di ritorno del playout, le Rondinelle ritornano in C dopo 38 anni.

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