I genitori litigano in tribuna, il baby portiere ferma il pallone: «Fateci giocare!»
Nicola Nardo, estremo difensore degli Allievi del Ponte San Nicolò, è stato premiato dalla Federazione per il fair play. «Già eravamo nervosi, non potevo più sentire mamme e papà insultarsi»
Stefano Volpe
La premiazione del portiere Nardo per il fair play
Si è ribellato ai genitori, li ha zittiti e si preso pure una medaglia. Detta così sembrerebbe l’ennesimo caso di maleducazione delle nuove generazioni. E invece è tutto il contrario.
Nicola Nardo, portiere della formazione Allievi del Ponte San Nicolò, ha avuto la forza di contrastare una scena che troppo spesso e da troppo tempo si vede su quasi tutti i campi calcistici delle formazioni giovanili.
Il numero uno ha interrotto il gioco dopo l’ennesima lite verbale scoppiata in tribuna nel corso della partita, chiedendo agli spettatori di smetterla di azzuffarsi. Per questo, domenica scorsa, la Figc provinciale ha deciso di premiarlo con una medaglia simbolo del fair play, in una data non qualunque, quella della Festa del Papà. Per capire cos’è successo bisogna fare un passo indietro.
Nicola Nardo, Allievo del Ponte San Nicolò
Lo scorso 5 febbraio il Ponte San Nicolò affrontava in trasferta la Padova Football Academy per la quarta giornata del girone A della fase élite del campionato Allievi Provinciali Under 17. Una sfida sentitissima per i giovani atleti desiderosi di misurarsi contro i pari età che indossano la maglia biancoscudata.
Una sfida, come spesso succede, molto tesa in campo ma purtroppo anche sugli spalti. I battibecchi, le urla e i litigi tra i genitori della due formazioni sono cominciati ben presto e non si sono fermati. Fino a diventare insostenibili. Per questo, il portiere ospite Nardo ha deciso di intervenire a partita in corso, fermando il gioco, avvicinandosi alla tribuna e lanciando un grido quasi disperato verso i genitori presenti: «Basta, fateci giocare!». Un gesto che ha trovato subito il sostegno di compagni e avversari e anche della porzione di pubblico più tranquilla, che si è alzata in piedi per applaudire le parole del portiere.
Dopo la partita il tecnico Massimo Zanetti e i dirigenti del Ponte si sono complimentati con Nicola e la società l’ha eletto “giocatore del mese”.
La vicenda è arrivata anche all’orecchio della Figc provinciale, che ha deciso di premiare il giocatore. Il quale, con tanta emozione e altrettanto orgoglio, domenica ha ricevuto la medaglia: «Era un momento della partita delicato», il pensiero di Nicola Nardo. «C’era molto nervosismo anche in campo e dagli spalti sentivo i genitori che non smettevano di prendersi a parole. In quell’istante credo di aver avuto la freddezza e la prontezza di dire subito quello che pensavo. Ovvero di lasciarci giocare. Già eravamo nervosi noi, tutta quella tensione fuori dal campo non ci stava aiutando. Mi è venuto istintivo reagire in quel modo».
Un gesto che la società presieduta da Enrico Calocchio spera possa rappresentare una svolta nel modo di vivere le partite per i genitori: «Non è stata quella la prima volta in cui si è esagerato sugli spalti», spiega Calocchio. «Noi ogni partita ci raccomandiamo con i genitori di tenere un comportamento adeguato. A volte non ci si rende conto dell’imbarazzo e del danno educativo che l’adulto può creare in un bambino o adolescente che assiste a certe scene. Ci auguriamo che anche altri giocatori possano prendere esempio dal proprio compagno chiedendo ai genitori di assistere alle gare con stimoli propositivi».
La medaglia è stata consegnata dal presidente della Figc provinciale, Giampietro Piccoli: «Siamo stati contenti di dare un riconoscimento a questo ragazzo, è da anni che ci battiamo per valorizzare e promuove il più possibile i gesti di fair play».
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