Padova, un altro pari senza reti in casa con la Pro Sesto
I Biancoscudati restano al settimo posto ma guadagnano un punto sulla sesta posizione
STEFANO VOLPE
Parata di Donnarumma (AFP-AgenziaFotograficaPiran)
Il Padova non guarisce il “mal di casa” e contro la Pro Sesto raccoglie un pareggio per 0-0, rimandando ancora l’appuntamento con la vittoria casalinga che manca dallo scorso 23 dicembre. Un risultato giusto e tutto sommato positivo per i biancoscudati che si sono trovati di fronte una delle squadre più in palla del campionato, in corsa per la promozione diretta.
Torrente non recupera nessuno degli infortunati (solo Crivello e Dezi vanno in panchina) e all’ultimo perde anche Zanchi. Così, come terzino sinistro, deve adattare Ilie.
Il primo tempo, per larghi tratti, è un monologo della Pro Sesto. A parte un tiro di Vasic di poco a lato in avvio, il Padova non riesce mai a far girare il pallone e proporre azioni offensive, soprattutto per merito di una squadra avversaria molto aggressiva e ben messa in campo. La Pro Sesto è abile a tessere la sua tela e mantenere il possesso palla, anche se a conti fatti riesce solo a produrre un predominio sterile.
L’unica occasione veramente pericolosa capita proprio allo scadere del primo tempo quando Donnarumma respinge una conclusione di Sgarbi, lanciato verso la porta.
Nella ripresa Torrente, per dare una scossa ai suoi, inserisce subito Radrezza e Cannavò, decisivi ad Arzignano. Il Padova, pian piano, riesce ad uscire dal guscio, anche se fatica a rendersi pericoloso negli ultimi 16 metri. Al contrario, la Pro Sesto, seppur meno arrembante, al 17’ va vicinissima al vantaggio con Sgarbi che solo davanti al portiere calcia su Donnarumma in uscita.
Nei minuti finali la gara si apre, il Padova sfiora il gol con un colpo di testa di Cannavò, poi è la Pro Sesto ad andare vicinissima al blitz con l’incornata di Capogna salvata sulla linea da Radrezza.
Il Padova resta al settimo posto in classifica ma guadagna un punto sulla sesta posizione e tornerà in campo domenica in casa dell’Albinoleffe.
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