In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Rugby 6 Nazioni. Manca Capuozzo contro il Galles, l’Italia cerca un piano B

A un anno dalla vittoria a Cardiff e lo slalom rivelazione del folletto Azzurro, miglior talento mondiale, sarà Tommy Allan l’estremo difensore in una sfida che può valere il cucchiaio di legno anche per i dragoni. Crowley “Concentrati solo sul nostro piano di gioco”. Gatland sfoltisce i senatori

di Fabrizio Zupo
2 minuti di lettura

Pierre Bruno lanciato in meta dopo l'intercetto all'Irlanda inseguito da Hansen

 

Roma
Manca Capuozzo alla rivincita fra Italia e Galles un anno dopo la corsa alata del ragazzo di Grenoble, la più cliccata nel web, che spezzò sette anni di sconfitte nel 6 Nazioni e fece conoscere al mondo il folletto azzurro premiato mesi dopo con l’Oscar mondiale del rugby quale miglior talento del 2022.


Capuozzo non sarà neppure in tribuna all’Olimpico dove l’Italia affronterà il Galles sabato 11 marzo (ore 15. 15, diretta Sky Sport 1 e TV8) nella quarta giornata del torneo. Trattenuto a Tolosa dal suo club per riprendersi dal colpo alla scapola destra inferto dall’irlandese McCloskey che anticipatamente l’ha buttato fuori dal torneo. Secondo infortunio, dopo quello di dicembre, per Capuozzo che ha messo il suo marchio in tutte le altre vittorie del “rinascimento” azzurro: in meta con l’Australia ma pure nelle sconfitte con Sudafrica e Francia. «Capuozzo è una grossa perdita per loro» ha detto Gatland annunciando la formazione del Galles anti Italia priva dei senatori Alun Wyn Jones, Halfpenny e Biggar.


E si può capire perché la sola presenza limita il numero di calci lunghi per impedire le ripartenze dalla difesa italiana proposte da Capuozzo.
E allora il piano B per la mancanza dell’estremo qual è? Si chiama Tommy Allan (apertura capace di giocare fuori ruolo), bravo nelle ripartenze ma soprattutto dai piedi buoni. Assieme a Padovani all’ala capace di lunghe gittate, Paolo Garbisi all’apertura e mettiamoci pure il mediano di mischia, Varney, sono quattro gli obici schierati da Crowley in campo, una rete per il gioco al piede che sarà probabilmente il tema della partita.


Per il resto il ct Azzurro conferma i suoi titolari, ribadendo la scelta di Menoncello nella coppia di centri con Brex per sfruttare le doti di sfondamento e corsa del ventenne trevigiano. Resta a quota 10 l’intelaiatura della Benetton nel XV di partenza più altri 3 dalla panchina.
Ferrari preferito a Riccioni a pilone destro, Fischetti inamovibile a sinistra. Nel cuore della mischia le terze Lorenzo Cannone, capitan Lamaro e Negri, e le seconde Niccolò Cannone e Ruzza sempre più leader del gruppo.


C’è una novità in questo quarto turno: l’Italia parte favorita. Non solo perché lo riconoscono i gallesi, da Gatland (in apprensione per le tre sconfitte di seguito «Mai subite» in 15 anni di gestione) all’ex capitano Warburton (quello che chiese l’espulsione dell’Italia, poi ricredendosi e chiedendo scusa), non solo per le quotazioni dei bookmakers, ma soprattutto per l’atleticità del gruppo capace di stare in partita e recuperare punti nelle riprese, per l’evidente miglioramento delle skills in attacco, per la voglia di ripartire alla mano dai propri 22.


In un’intervista Gatland a chi gli chiedeva se dopo la doppia vittoria della Georgia su Italia e Galles, la partita dell’Olimpico non fosse una sorta di finale, ha risposto con una battuta «Finale? per il cucchiaio di legno». E alla luce dei risultati sinora tale potrebbe essere effettivamente. L’Italia è in vantaggio sul Galles in classifica solo di 1 punto di bonus contro lo 0 dei dragoni.
Riportata la battuta a Crowley, il ct ha risposto con il suo solito distacco: «Non lo so. Non è una cosa che abbiamo mai pensato, se lui la pensa così va bene. Noi siamo solo concentrati sul nostro piano di gioco, sugli errori fatti contro l’Irlanda. Non ci interessa sapere se siamo favoriti o underdog. Entriamo per vincere».
Resta comunque la novità per Lamaro e soci di entrare in campo con un abito mentale nuovo. Giocare da sfavoriti fa fare miglior figura se si perde di poco. Pigliare sottogamba il match con i dragoni sarebbe l’errore più grave. Inoltre Gatland ha scelto una giovane coppia in regia come Owen Williams e Rhys Webb, lasciando fuori complici infortuni un’apertura come Biggar e un estremo prezioso come Halfpenny e in panchina una freccia come Rees-Zammit. L’anzianità del gruppo è il limite del Galles, fuori anche Alun Wyn Jones uno che con Gatland ha vinto il grande slam del 2008.
Italia: Allan; Padovani, Brex, Menoncello, Bruno; Garbisi P. , Varney; Cannone L. , Lamaro (c), Negri; Ruzza, Cannone N. ; Ferrari, Nicotera, Fischetti. a disp. Bigi, Zani, Riccioni, Iachizzi, Pettinelli, Zuliani, Fusco, Morisi
Galles: L. Williams; J. Adams, Grady, Hawkins, Dyer; O. Williams, R. Webb; Faletau, Tipuric, Morgan; D. Jenkins, Beard; Francis, K. Owens (cap.) , Wyn Jones. A disp. Baldwin, G. Thomas, Lewis, R. Davies, Reffell, T. Williams, North, Rees-Zammit.

I commenti dei lettori