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Padova, un punticino contro la Juventus Next Generation

Mister Torrente conserva l’imbattibilità ma intanto la qua squadra scivola all’undicesimo posto, fuori dalla zona playoff

STEFANO VOLPE
Aggiornato alle 1 minuto di lettura

Il gol dell'1-0 di Liguori (foto Piran) 

 

Il Padova pareggia 1-1 contro la Juventus Next Generation, mister Torrente mantiene l’imbattibilità da quando si è seduto sulla panchina biancoscudata ma rimanda ancora il decollo. Il punto raccolto contro i bianconeri, alla prima casalinga del 2023, rappresenta infatti un brodino che non muove la classifica, con il Padova che scivola all’undicesimo posto, virtualmente fuori dalla zona playoff.

Il risultato forse sta stretto a Valentini e compagni, che creano più della Juve e vengono puniti solo da un rigore sfortunato, ma ancora una volta la squadra ha palesato i propri limiti in zona gol. Torrente conferma la formazione che si è disimpegnata bene a Vicenza, con un solo cambio forzato, quello in cabina di regia, dove Cretella prende il posto dello squalificato Dezi. Il primo tempo è piacevole perché entrambe le squadre provano a giocarsela a viso aperto.

La Juve parte forte ma a segnare è il Padova che capitalizza alla grande un contropiede al 20’. Russini fugge a campo aperto e serve Jelenic che crossa dalla sinistra, velo di De Marchi e Liguori da due passi mette dentro.

La Juve prova a reagire e si fa pericolosa, anche se le occasioni migliori le crea il Padova che va tre volte a un passo dal pareggio, con il solito Liguori, Jelenic e un colpo di testa di Vasic. Il primo tempo termina tra gli applausi di un Euganeo che viene però gelato a inizio ripresa. Dopo appena 20 secondi l’arbitro assegna un calcio di rigore ai bianconeri per fallo di mano di Belli su cross di Barbieri. Dal dischetto Barreneachea segna il pareggio.

Uno schiaffo inatteso e anche immeritato per il Padova, che si rigetta subito in avanti per cercare il raddoppio e torna a macinare gioco anche se con scarsa concretezza. Le occasioni però arrivano, specie con il neo-entrato Piovanello che da pochi passi, al 34’, spara alto. Nel finale, tuttavia, è Donnarumma a salvare il Padova con una parata decisiva allo scadere su Sekulov. E dopo il triplice fischio dalla curva si alza la contestazione verso la dirigenza: nel mirino il direttore sportivo Massimiliano Mirabelli.

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