Dopo l’impresa su Samoa, l’Italia studia l’Australia
Rugby Autumn Nations Series. Festeggiata in centro a Padova la vittoria, gli Azzurri già a Verona per la sfida contro i Wallabies sconfitti di un punto a Parigi. Scalati due posti nel ranking
di Fabrizio Zupo
PADOVA. Non poteva non essere festeggiata l’impresa di sabato al Plebiscito, impressionante nel punteggio inflitto a Samoa (49-17) e per come è stata “sceneggiata” dagli Azzurri: fattura delle sei mete, dominio nei punti d’incontro, in difesa abbracciando le maul avversarie spingendole metri indietro.
I primi a celebrare gli Azzurri sono stati i samoani durante il terzo tempo nella pancia del Plebiscito fra canti e balli.
C’è stato il momento dei cap, la consegna dei berretti per l’esordio in squadra. Stavolta ad Enrico Lucchin e a Lorenzo Cannone. Quello del numero 8 è stato un debutto con un impatto decisivo sul match che ricorda quello della seconda Francesco Minto nel mettere in crisi il pack dell’Australia a Firenze nel 2012 (analoga sfida), solo che allora l’Italia si fermò a meno 3 dal trionfo (19-22). «Volevo una prova di riscatto dopo Batumi» ha detto il presidente Innocenti agli azzurri «e voi avete risposto da uomini. Sul campo».
In città
Poi samoani dritti in hotel per volare in Georgia in vista della sfida di sabato (confronto indiretto con l’Italia a seconda dell’esito); Azzurri in libera uscita in città con mogli e fidanzate, riconosciuti dai tifosi nelle affollate piazze del centro. C’erano 4 partite sabato nel programma televisivo delle Autumn Series e tanti tifosi usciti dallo stadio si sono radunati in noti bar sport. Come alla Tana del Luppolo di via del Vescovado, tana ovale, dove il titolare Luca Tomasi privilegia la visione di ogni match di rugby: c’era un gruppo di gallesi a guardare i dragoni perdere (23-55) con gli All Blacks, ma senza smentire il binomio birra e canti. Di là è passato Innocenti coinvolto in selfie con i tifosi azzurri e pure gallesi che gli hanno dedicato cori.
Il ranking
Stamattina World Rugby aggiornerà la classifica del ranking: dopo tanto tempo l’Italia sale di due posizioni, dalla 14ª alla 12ª, scavalcando Georgia 14ª e Samoa 13ª e restando a frazioni di punti da Figi.
Raduno e infermeria
Ieri l’Italia è tornata a Verona dove riprende il raduno in vista del match di sabato (ore 14, diretta Sky, Tv8 e Now) al Franchi di Firenze contro l’Australia. Come detto da Crowley nel dopo partita ci sono« alcuni ragazzi da rivedere», ma nessuno in infermeria. Allan dopo il colpo proibito di Wong al 36’ era uscito temporaneamente per la “concussion”, poi al 50’ ma per una contrattura al gluteo. Zuliani, uno dei protagonisti, è rimasto negli spogliatoi durante la pausa (sostituito da Halafihi) per un forte colpo al braccio destro. Ma sono disponibili per l’Australia. Come pure dovrebbero tornare Capuozzo e Padovani nel triangolo allargato. Molto affollato. Ma dopo la prestazione di sabato, Crowley avrà i suoi problemi ad escludere uno fra Allan, Bruno e Ioane.
Moviola
In tanta bellezza vista sabato, annegata fra sei mete, non c’è stato il tempo per celebrare il “coast to coast”, quello della prima meta di Pierre Bruno iniziata nei 22 in difesa da Varney e rifinita 80 metri più in là sempre dal mediano scaricando sull’ala genovese l’ovale, dopo essere stato toccato da 9 Azzurri. Più che la “discesa” di Cardiff di Capuozzo in solitaria per l’assist a Padovani, fa rimembrare la meta spacca partita di Ivan Francescato a Grenoble contro la Francia nel 1997 che mise in ghiaccio quella finale Fira e aprì il portone del Sei Nazioni. L’altro “coast to coast” di sabato è stato quello dell’Australia chiuso dal centro Foketi. Da studiare.
Le altre partite e l’Italia XV
Riassumendo il weekend chiuso ieri dall’impresa dell’Argentina a Twickenham (19-20) contro l’Inghilterra di Eddie Jones, il Sud ha vinto pure a Cardiff (23-55 Galles-Nuova Zelanda), la Francia ringrazia Penaud per il sorpasso al 76’ sull’Australia (30-29), mentre l’Irlanda in una sorta di investitura per il titolo mondiale ha battuto il Sudafrica 19-16.
Selezione Italiana Xv
È finita 33-19 l’inedita sfida fra i campioni d’Inghilterra del Leicester Tigers e la Selezione Italiana XV, giocata sabato al Welford Road, aproffittando dei buchi di calendario dovuti alla fuoriuscita dalla Premiership di Wasps e Worcester. La mista (Azzurri, Zebre e Benetton, Top 10) guidata da Troncon ha segnato tre mete: è andata in vantaggio col trevigiano Lorenzo Pani, poi nella ripresa con Manfredi (Marin trasforma) e Bertaccini (trasformata da Teneggi). Una strada si è aperta e sarà bissata.
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