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RUGBY. AUTUMN NATIONS SERIES

Rugby: Italia Samoa, conto alla rovescia per la sfida al Plebiscito

Innocenti: “Serve il sostegno del pubblico allo stadio”

di Fabrizio Zupo
3 minuti di lettura

Padova 6 ottobre
Dimenticate Samoa come figlia di All Blacks minori, disponibile a corrente alternata, meravigliosa a tratti come nell’exploit al debutto assoluto al Mondiale 1991 quando straziò l’ignaro Galles all’Arm’s Park causando una tempesta politica con il leader laburista Neil Kinnock che sentenziò “Vergogna!” ripreso a caratteri cubitali dal Western Mail. E che poi bissò contro l’Argentina e “picchiò” l’Australia pur perdendo 9-3. Ma poi, nei tour europei è la pallida copia dei guerrieri che giocano nello stadio di Apia.

Gli Azzurri l’hanno battuta solo in Italia, ad Ascoli l’ultima volta. Fra un mese esatto al Plebiscito scenderà la formazione probabilmente più forte messa in piedi dai giocatori che ballano la Siva Tau.

E se il “padovano” Marzio Innocenti, presidente Fir, chiede almeno due vittorie sui tre test delle Autumn Nations Series, non sappiamo da chi partire visto che dopo sabato 5 novembre (ore 14, Rai), tocca in sequenza ad Australia (Firenze) e Sudafrica (Genova). Gli 8mila biglietti sono già in vendita: 30 euro la tribuna Est, 20 la tribuna Ovest, 10 il parterre Ovest.

Ieri in municipio è iniziato il countdown con il vertice federale, Fabio Incastrini per il Crv regionale, Dino Ponchio presidente Coni Veneto, i giocatori del Benetton Tommaso Menoncello e Federico Ruzza (padovano sponda Cus e Valsugana: «È la mia prima partita in Azzurro in città») e l’assessore allo sport Diego Bonavina.
Stadio e parcheggi
E quest’ultimo è andato drittto alla polemica sullo stato del Plebiscito: «Lo stadio non è stato abbandonato. È un impianto nato per il rugby e sarà un gioiellino il giorno della partita. Quanto successo sabato è dovuto al fatto che un settore della tribuna “chiuso” è stato inopinatamente aperto e sono stati trovati i seggiolini sporchi. Inoltre il fondo del prato è appena stato rifatto».
Parcheggi: l’impianto del Plebiscito sarà vuoto, per un sabato si fermano nuoto, padel, palaghiaccio e baseball. I posti auto sono per la partita: «Consiglio però di utilizzare il tram, il capolinea è a 300 metri. Il piano del traffico è pronto per evitare “tappi” nell’afflusso. Credo che Padova questa partita se la sia meritata, dopo aver vinto i due scudetti in palio».
Il presidente Innocenti
Che Padova serva ad aiutare la Nazionale che ha dei cali di tensione fra i diversi impegni (Sei Nazioni in crescendo, poi la sconfitta estiva a Batumi in Georgia) è un concetto che Marzio Innocenti tocca subito: «Serve un “sostegno necessario” a Padova e abbiamo visto a Batumi cosa significhi il sostegno del pubblico».
Poi torna sul Plebiscito:«Sono certo che il 5 novembre sarà pieno e che sarà una festa vera. Spiace, venendo a sabato scorso, aver visto che la partita di esordio nello stadio dei Campioni d’Italia abbia ospitato poche decine di spettatori. La Federazione sta facendo sforziper alzare il livello del Top 10 (cita i giocatori messisi in mostra e ora in Nazionale) ma questo può portare ai risultati desiderati solo se ognuno è disposto a fare la sua parte fino in fondo. E mi dispiace che i giocatori di Mogliano non abbiano potuto godere del terzo tempo».
Il ct Crowley
«Il viaggio verso il Mondiale è già iniziato, e questi test vanno nella direzione» dice il ct Crowley «Affrontiamo tre Nazionali davanti nel ranking, Samoa è di grande qualità, con 14 giocatori di Top 14, 7 di Super Rugby, 7 di Premiership e due ex All Blacks. Il rugby è prima di tutto una sfida continua, in Georgia abbiamo pagato caro una giornata decisamente storta, performando molto al di sotto del nostro potenziale. Qui la situazione sarà diversa, senza quei fattori esterni che hanno influito negativamente a Batumi: siamo pronti a combattere».

GLI AVVERSARI DI SABATO 5 NOVEMBRE ALLO STADIO PLEBISCITO

Stadio Plebiscito esterno giorno, 26 giugno 2011: Steven Luatua medaglia d’oro al collo alza, assieme ai compagni dell’under 20 degli All Blacks più prolifica della storia, la Coppa del Mondo dei Junior. Fra quei Baby Blacks Beauden Barrett, Retallick, Sam Cane, Perenara, per capirsi, in finale contro Farrell, Ford, Mako Vunipola, Daly. Tutti protagonisti della scena ovale da un paio di lustri. Fra un mese Luatua, stella dei Bristol e 15 cap con gli All Blacks tornerà al Plebiscito per affrontare l’Italia con la maglia di Samoa, grazie alla nuova regola dei “nazionali non utilizzati” rieleggibili per il paese d’origine. Come lui che giocò pure un mondialino con gli “azzurri” pacifici. Stesso percorso per il pilone Jeff Toomaga-Allen (1 cap All Blacks, in forze all’Ulster in Urc) nella lista diramata ieri dal ct Seilala Mapusua. Che ha pure convocato Duncan Paia’aua, centro del Tolone chiamato dall’Australia nel 2021 ma mai schierato. Pronti al debutto il gigante Brian Alainu’uese (seconda del Tolone). Per non parlare di Theo McFarland il flanker venuto dal basket che nei Saracens sta facendo impazzire gli avversari per offloads simili a “ganci cielo” e per l’impatto fisico.
Insomma per sintetizzare come ha fatto ieri Crowley: 7 dal Top 14 francese, 7 dalla Premiereship, due ex All Blacks, il torneo del Nazionali del Pacifico vinto da poco, davanti a noi nel ranking e, aggiungiamo, la franchigia Moana Pasifika che ha vinto il primo match nel Super Rugby. Va dimenticata Samoa come nazionale dei disponibili (i giocatori sono più fedeli ai club) spesso perdente nei tour europei. Da sempre i talenti migliori migrano negli All Blacks, basti ricordare Michael Jones, Frank Bunce o Tana Umaga. Ora ballano la Siva Tau e non più l’Haka.
Tre quarti: T. Alosio, Des Sepulona, T.Manu, J.Perez, D. Paia’aua, A.Leiua, N.Ah Wong, D. Toala, S. Ili, U. Seuteni, R.Iona, D’A. Leuila, E. Enari, J. Taumateine.
Avanti: F.Lee, T. Gray, A. Amosa, J.Taufua, S.Luatua, T.Seu, T.McFarland, B. Alainu’uese, C. Vui, M.Ala’alatoa, J. Toomaga-Allen, D. Brighouse, N. Leatigaga, J. Lay, S. Lam, M.Leiataua, L. Toloi.

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