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rugby: sfida in famiglia nel Petrarca

Nostran in serata di grazia trascina i bianchi al successo

Simone Varroto
1 minuto di lettura

PADOVA

Alla fine hanno giocato quasi ottanta minuti i 35 giocatori mandati in campo venerdì sera al Centro Geremia da Andrea Marcato e Victor Jimenez, nella seconda sfida in famiglia tra Bianchi e Neri. Il Petrarca ha giocato per la prima volta davanti al pubblico, che ha gradito la propensione al gioco e applaudito le cinque mete segnate, alcune su belle combinazioni d’attacco.

Conta relativamente il risultato finale, 4-1 per la squadra in maglia bianca, che ha chiuso i conti con due mete nell’ultimo spezzone di partita, trascinata da un Nostran in stato di grazia (ancora in meta) e ben orchestrata dai vari Faiva, Lyle e Sgarbi, che ha impressionato in fase difensiva insieme a De Masi. Tra i Neri si è messo in mostra Scagnolari, schierato secondo centro, e begli spunti si sono visti anche dagli uomini di mischia di entrambe le parti che si sono sfidati senza far sconti ai compagni-avversari. Il mediano Tebaldi, il pilone Pavesi e Lorenzo Brevigliero, sono stati costretti ad uscire per dei colpi ricevuti alla testa o sul collo, con il giovane seconda linea figlio e nipote d’arte che ha riportato la frattura del setto nasale (fortunatamente non da operare). Il prossimo appuntamento per il Petrarca è l’amichevole di lusso con le Zebre, venerdì alle 19.30 allo stadio Plebiscito.

«Avevamo bisogno di alzare il minutaggio in vista della sfida di venerdì», ha detto Marcato, «sarà l’ultimo test prima delle partite ufficiali e vogliamo prepararlo al meglio. Anche per questo abbiamo dato alcune direttive all’arbitro, in modo da alzare il ritmo di gioco, e negli ultimi venti minuti c’era la consegna di battere veloci tutti i calci di punizione, senza poter calciare in touche. La voglia di combattere è stata alta e quindi siamo contenti, perché le sfide tra compagni non sono mai semplici». —

Simone Varroto

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