Risultato: un minorenne all'ospedale, dove gli è stato applicato un collare e diagnosticati quaranta giorni di prognosi. Partita sospesa dal direttore di gara e rimandata alla decisione del giudice sportivo del Crv, il Comitato regionale competente. Responsabilità penali in vista per chi sarà individuato colpevole del colpo proibito. E un grave danno d'immagine per questo sport, da sempre associato a valori di lealtà, rispetto e condivisione a prescindere dal colore della maglia, sia da parte dei giocatori sia - e soprattutto - da parte dei tifosi.
Non è un caso se entrambe le società, Petrarca e Mogliano, si siano dissociate ufficialmente rispetto all'accaduto. «A seguito di una concitata fase di gioco nei pressi del bordo campo, alcuni genitori sono intervenuti da oltre la staccionata colpendo un nostro giocatore. Il direttore di gara, dopo aver espulso due giocatori del Mogliano ed uno del Petrarca, ha sospeso la gara. I fatti accaduti sono in corso di accertamento anche da parte del giudice sportivo, con il supporto di alcuni video», riassume la società patavina nel suo comunicato. «Il Petrarca condanna fermamente qualsiasi gesto di violenza ed intende, qualora risultino coinvolti anche propri tesserati o sostenitori, prendere seri ed immediati provvedimenti. Il Petrarca ha da sempre come obiettivo promuovere la formazione del ragazzo prima e dell’uomo poi attraverso la pratica del rugby ed i principi che contraddistinguono questa disciplina sportiva e lo sport più in generale. L'auspicio è che fatti come quelli di domenica, che non vedono protagonisti i ragazzi ma I loro genitori, non vanifichino quanto realizzato in 70 anni di storia, e quanto stanno realizzando le centinaia di persone che dedicano il loro tempo a favore dello sport sano ed all’educazione di tanti ragazzi. Il Petrarca, in accordo con il Mogliano, prende le dovute distanze, senza minimizzare, dall'accaduto ma anche dai toni con cui è stato raccontato da alcuni media»,
«In riferimento ai fatti accaduti domenica 19 novembre, la società Mogliano intende condannare fermamente qualsiasi gesto di violenza ed intende, qualora risultino coinvolti propri tesserati o sostenitori, prendere seri ed immediati provvedimenti nei confronti degli stessi», ha scritto analogamente il club trevigiano. «Il Mogliano ha da sempre come obiettivo promuovere il rugby attraverso i principi guida che hanno guidato il club dalle sue origini, come ad esempio il rispetto, la correttezza e la lealtà. L'auspicio è che fatti come questi non vanifichino quanto realizzato in 60 anni di storia, scritta dalle tante persone che, con passione, investono il proprio tempo nel club».
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