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Dese batte ancora l’Unipd e coglie un’inattesa Serie D

PADOVA. Davanti a 400 spettatori, fra cui anche il "consulente" tecnico di lusso Lino Frattin, la Sensitive Dese ha coronato il proprio sogno conquistando una storica promozione in Serie D. Storica...

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PADOVA. Davanti a 400 spettatori, fra cui anche il "consulente" tecnico di lusso Lino Frattin, la Sensitive Dese ha coronato il proprio sogno conquistando una storica promozione in Serie D. Storica perché nonostante la Nuova Pallacanestro Dese avesse già militato in D negli anni scorsi, questa è la prima promozione centrata sul campo, dopo le ammissioni in Prima Divisione, Promozione e Serie D appunto. La squadra dell'allenatore-presidente Andrea Franceschi ha archiviato la finale playoff di Promozione, superando nel tripudio della tifoseria l'Unipd Cus Padova anche in gara-2 (59-51, Pavan 13, Pietrobon e Paolo Fabbian 11). C'è un piccolo, ma gustoso retroscena da svelare nella promozione della Sensitive. È un clinic del luglio 2016 a Domegge, dove Franceschi ha carpito i segreti della motion offense di Pino Sacripanti, attuale allenatore di Avellino in A/1, adattandola a inizio stagione al proprio attacco. «Siamo partiti da quel movimento offensivo conservando quanto di buono avevamo raccolto nella stagione precedente, dove avevamo inanellato 19 vittorie consecutive fermandoci alle semifinali playoff», confessa il tecnico di Piombino Dese, che ieri ha festeggiato il compleanno. «Quest'anno, invece, siamo partiti in sordina, ma siamo arrivati fino in fondo battendo in finale una squadra molto forte con la forza del gruppo». Il roster: Matteo Alessio, Alessio Fabbian, Luca Pietrobon, Tomas Pavan, Alberto Durigon, Paolo Fabbian, Marco Favaron, Alberto Scapin, Francesco Nwokeka, Fabio Ferrero, Matteo Bernardo, Enrico Scquizzato. Allenatori: Andrea Franceschi e Francesco Marconato. Dirigente accompagnatore: Domenico Biondi.
Intanto, mercoledì è andato in scena anche il primo atto delle finali playoff di Serie D, con il Felmac Limena che ha realizzato un mezzo capolavoro nel fortino della Virtus Isola (59-62, parziali: 22-17, 8-12, 12-16, 17-17). Pur limitata nelle rotazioni dall'infortunio di Osellieri, la formazione di Giovanni Pellecchia ha giocato ad alta intensità rompendo gli equilibri nel finale, grazie a due giocate di Rappo (schiacciata e stoppata). Con una serie di azioni rocambolesche, i veronesi erano riusciti a recuperare dal -6 al -1, ma a quel punto sono stati i due liberi di Leo Busca (15 punti) a sigillare il risultato. Visto che sabato si disputa la finale Juve-Real, gara-2 è ora in programma domenica, alle 18.30, al Pala Alpi di Limena. «Ci prepariamo per il ritorno sapendo che sarà molto dura», rileva Pellecchia, «Isola ha tutte le potenzialità per ribaltare la serie, ma confidiamo nel supporto del nostro pubblico». (m. ross.)
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