Bergamasco presenta il suo Campus e spera nel Petrarca tricolore
Rugby. Il grande ex azzurro propone per il settimo anno un’esperienza unica a Isola Verde di Chioggia dal 16/6 all’8/7
di Simone Varroto
PADOVA. Chi vincerà il prossimo scudetto di rugby?
«Tutt’e quattro le pretendenti hanno le qualità e le carte in regola per raggiungere l’obiettivo. Mi aspetto dei playoff molto combattuti. Personalmente, spero che vinca il Petrarca».
Mauro Bergamasco non si sottrae alla fatidica domanda, alla vigilia delle semifinali che i tuttoneri di Padova inizieranno domani in un derby di fuoco al “Battaglini” di Rovigo. «Non lo dico perché sono di parte, collaborando con il settore giovanile del Petrarca», spiega il Mauro nazionale. «L’anno scorso hanno sorpreso tutti raggiungendo una semifinale per nulla scontata ad inizio stagione. E quest’anno credo che abbiano la capacità e l’esperienza necessarie a portare la loro storia in finale. Poi lì, in una sfida secca, tutto può succedere».
L’occasione propizia per avere un pronostico da uno che di scudetti e di derby se ne intende - è un padovano figlio di un rodigino doc - è la presentazione del 7º Campus Rugby Mauro Bergamasco, che anche quest’anno si terrà nel Villaggio Isamar, a Isola Verde di Chioggia. Una realtà sportiva ed educativa che nelle prime sei edizioni ha coinvolto oltre mille ragazzi e ragazze dagli 8 ai 15 anni, promuovendo anche la piena integrazione nel gruppo di bambini con sindrome di Down.
Per il grande campione patavino, ritiratosi dall'attività agonistica nel 2015, con 106 presenze in Nazionale, 5 Mondiali in carriera e una sfilza di titoli nei campionati italiano e francese, dedicarsi ai giovani e ai giovanissimi è diventata negli anni una vera missione, che affronta proponendo un suo metodo educativo sviluppato a stretto contatto con lo staff che lo circonda, a partire dal padre Arturo, tecnico federale e sua volta ex azzurro, dal responsabile delle attività sportive Maurizio Ercolino e da Michela Gamba, educatrice ed esperta di relazioni psico-sociali. Proprio qui, nel suo lato più formativo e umano, sta la chiave del progetto: proporre lo sport come momento di apprendimento e crescita personale invece che come mera ricerca di risultati agonistici. Sviluppare le capacità motorie, in ambienti come l’erba, l’acqua e la sabbia, nel corso di un esperienza coinvolgente e stimolante anche dal punto di vista della personalità e delle capacità di relazione dei bambini, che saranno seguiti da tutor con varie professionalità e spinti a tenere un proprio “diario di bordo”. Per il 2017 il Campus Mauro Bergamasco sarà strutturato in tre settimane, aperte a differenti fasce d’età: dal 16 al 24 giugno ai bambini dagli 8 agli 11 anni (2008-2007-2006), dal 25 giugno al 1 luglio per quelli dagli 11 ai 13 anni (2006-2005-2004) e infine dal 2 al 8 luglio per i ragazzi dai 13 ai 15 anni (2004-2003-2002).
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