Ztc aeroporto mai in funzione. Il sistema di lettura targhe non funziona. Ma nessuno lo ha mai detto
La Zona a traffico controllato, cioè il sistema che governa gli occhi elettronici attorno all’Marco Polo che limita i minuti di permanenza, non è operativa. Save accusa il Comune, la giunta invita la società di gestione davanti al Prefetto
Marta Artico
Il temutissimo “Grande fratello” dell’Aeroporto di Tessera, la Zona a traffico controllato in funzione con ordinanza Enac 2018 che intima ai veicoli in accesso di impegnare la viabilità per un tempo massimo di 7 minuti più 1 minuto di tolleranza, è spento. Le telecamere hanno funzionato per poco.
Solo che residenti e turisti, non lo sanno. Per tutto questo tempo, chi accedeva allo scalo ha sempre pensato, complici i cartelli che attendono le automobili all’ingresso dell’Aeroporto, che gli occhi elettronici lo registrassero.
La notizia è stata data da Save, a margine della diatriba che contrappone la società di gestione dello scalo al Comune nella partita “tassa d’imbarco”. Secondo Save, se le Ztc fossero in funzione, non servirebbe il “balzello”. Per quanto abbia funzionato la Ztc non si sa con precisione, secondo il Comune solo i primi dieci giorni. Ma la querelle sull’addizionale condiziona l’informazione in merito a una materia che interessa tutti i viaggiatori, cittadini di Venezia e del Veneto.

“Ztc” non funzionante
Le auto che hanno “invaso” Tessera per non pagare, quelle parcheggiate in ogni dove compreso lungo le rotonde, cercavano di evitare multe che non sarebbero mai arrivate.
Meglio, contravvenzioni comminate nel primo periodo, successivamente impugnate da Ncc e autonoleggi, che hanno vinto al Tar a causa di un sistema di telecamere che – come ha fatto presente il Tribunale amministrativo mettendo in luce l’inghippo – non ha mai funzionato come doveva.
Tanto che la Ztc è stata, di fatto, “sospesa” in silenzio. Save e Comune sono su posizioni distanti, come nel caso della tassa d’imbarco.
La posizione di Save
«Con riferimento all’attivazione della Ztc all’aeroporto di Venezia» fa sapere la società «Save precisa che il sistema di telecamere adottato nel 2018 è stato regolarmente installato, con un investimento di circa 3 milioni di euro.
Save si è resa da sempre e fin da subito disponibile ad incontrare il Comando di Polizia del Comune per eventuali aggiustamenti dell’impianto che si fossero resi necessari. La Società continua a confermare la sua disponibilità, che tuttavia ad oggi non è mai stata colta dalla Polizia locale, al fine di rendere operativa la Ztc, a salvaguardia della sicurezza.
I pannelli lungo la viabilità all’interno del sedime aeroportuale, attivati per indicare la Ztc, costituiscono al momento l’unico deterrente per situazioni di sosta irregolare che continuano a rappresentare un grave pericolo per la sicurezza stradale. Save ribadisce massima determinazione per rendere esecutivo il progetto, purtroppo in stand-by».
La risposta del Comune
Pronta la risposta del comandante generale dei Vigili, Marco Agostini: «Sono tre anni che spieghiamo a Save che l’impianto non funziona, nonostante sia omologato non aggancia in automatico targhe in entrata e uscita. È tutto da rifare, ma ci toccherà presentare un esposto o andare dal Prefetto per discuterne».
La conferma arriva dall'assessore alla viabilità, Renato Boraso, critico e scocciato: «Dopo diversi tentativi di armonizzare i sistemi, la lettura targhe non funziona, la tecnologia installata da Save ed Enac non va, so come lavora bene la nostra polizia locale, il comando ha scritto più volte al Prefetto per spiegare la situazione».
Ma l’utente della strada non avrebbe dovuto saperlo? «Save non ha voluto togliere i cartelli, i ricorsi dei multati sono stati tutti persi, adesso servirà un confronto con la Prefettura».

«Non si fa cassa con le multe»
«E comunque non è proprio il caso in via di principio, che a finanziare una città come Venezia siano le multe». L’assessore Boraso invita a pranzo il ceo di Ryanair Eddie Wilson, perché si confronti con il Comune: «Gli strali della compagnia low cost sono fuori luogo» sbotta «Vogliono spostare tutti i voli su Treviso? Lo invito a pranzo in centro storico con me, così capirà quanto Venezia abbia bisogno di aiuto e si renderà conto che i 2 euro a passeggero della tassa andranno canalizzati a tutela della città, secondo me ci chiederà di passare a 5 euro».
Prosegue: «C’è un altro fattore da non tralasciare. Mi spiace per Treviso, ma i passeggeri che sbarcano al Canova non vanno a visitare Conegliano, con tutto il rispetto per Conegliano che è fantastica, ma vengono a Venezia a visitare la città più bella del mondo. E rischiano di sborsare di più delle Ztl che per norma nazionale devono pagare gli autobus, 400 euro a mezzo. Non so cosa convenga, penso la tassa d’imbarco di Tessera».
Chiude con un annuncio: «A giorni predisporrò un’ordinanza di divieto di accesso ai non residenti nella cittadina di Tessera». Per salvaguardarli da chi lascia l’auto per poi andare in Aeroporto.
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