A Trieste arriva la pizza con i grilli tostati: è la prima in Italia
Serviti come condimento, dopo essere stati arrostiti con olio e sale nel forno a legna. Si chiama “Grillo sparlante”, nel menu della pizzeria Mangiafuoco. Gli altri ingredienti: pomodoro, mozzarella, fiori di zucca

La pizza "Grillo sparlante", con i grilli (foto dal Piccolo di Trieste)
Un po’ di pomodoro, mozzarella, fiori di zucca e grilli tostati. Ecco servita la pizza “Grillo sparlante”, inserita nel menù della pizzeria Mangiafuoco di via Rismondo. È il primo esperimento di questo tipo in Italia, con gli esemplari di “Acheta domesticus”, questo il nome scientifico dell’insetto canterino, serviti sopra la pizza, come condimento, dopo essere stati arrostiti con olio e sale nel forno a legna. Le proposte già avanzate da altri pizzaioli prevedono invece che l’impasto della pizza sia a base di farina di grillo, senza che l’insetto sia direttamente “esibito” sulla pizza. Ne dà notizia il quotidiano e il sito del Piccolo di Trieste.
Parte così da Trieste una nuova sfida, una scommessa di Alessandro Pribaz e Umberto Barucca, i due titolari della pizzeria Mangiafuoco, da oltre 14 anni leader nelle consegne di pizza a domicilio.
La scommessa
«Da qualche mese il consumo alimentare di questi insetti tiene banco – racconta Pribaz –, quindi ci siamo chiesti: se al posto dei gamberetti fino a oggi avessimo mangiato grilli non sarebbe stata la stessa cosa? Così abbiamo cercato di capire quali siano le normative e dove reperire il prodotto con le dovute certificazioni». L’azienda Mangiafuoco, dopo alcune ricerche, ha così ordinato una fornitura di grilli da un’azienda tedesca «che alleva insetti commestibili – spiega l’imprenditore –, alimentandoli esclusivamente con mangimi vegetali (pellet di mais e fecola di patate), senza l’uso di ormoni, pesticidi o antibiotici, assicurando un prodotto non Ogm, che rispetta le norme di igiene».
Gli abbinamenti
Arrivata a Trieste la fornitura, Pribaz e Barucca hanno sperimentato gli insetti abbinandoli con diversi ingredienti. Trovata la giusta combinazione di gusti, è stata creata la pizza “Grillo sparlante”, che viene venduta a 15 euro. Pribaz valuta come «al momento, le specie di grillo commestibili vengono ancora allevate in quantità molto ridotte in Europa, per questo i prezzi sono ancora alti». Attualmente il prezzo di questi insetti «si aggira attorno ai 500 euro al chilo – indica –, mentre per acquistare un chilo di farina, pari a 20 mila grilli, servono 80 euro. Non appena il consumo di insetti aumenterà, il costo diminuirà».
Gli allevamenti nella Ue
Secondo le stime dell’Ue, l’allevamento di insetti a uso alimentare è destinato a crescere dalle 500 tonnellate annue attuali a oltre 260.000 nel 2030. La pizzeria Mangiafuoco non è nuova a proposte azzardate: nel 2013, infatti, i titolari avevano lanciato la pizza con oro a 24 carati oppure con argento.
Scorrendo il menù, ancora oggi, si trovano la Cleo (da listino a 100 euro) con panna fresca, tre tipi di caviale, erba cipollina e fiocchi d’oro a 24 carati, e la Figaro (a 50 euro) a base di panna fresca, mozzarella di bufala, tartufo bianco e petali d’argento. «Sono pizze che vanno ordinate direttamente in sede con almeno una settimana di anticipo – precisa Pribaz –. Capita di veder prenotare una Cleo o una Figaro prevalentemente da chi festeggia un anniversario, un compleanno o comunque un’occasione speciale. Cosa diversa per la pizza con i grilli, che è ordinabile anche al telefono e ha un prezzo accessibile».
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