In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Con la sella speciale Consuelo può “cavalcare” e vincere la disabilità

La sedicenne di Albignasego è affetta da una malattia rara. Il nuovo dispositivo è realizzato da un’azienda vicentina con la Fise

cristina salvato
1 minuto di lettura

Consuelo Santi al centro sulla nuova sella della Equipe

 

Consuelo ha una sella nuova, speciale, tutta per lei. Consuelo ha 16 anni ed è affetta da una sindrome rarissima, che non le consente di avere un adeguato tono muscolare. Ma da quando cavalca la sua vita è cambiata e ha iniziato persino a parlare. Da qualche giorno può cavalcare ancora meglio: grazie alla Fise e alla generosità della selleria Equipe di Valdagno potrà usare una sella su misura, che la sorregge e la tiene ben salda sul cavallo.

«È stata un’emozione assistere alla gioia di Consuelo – racconta Clara Campese presidente della Federazione italiana sport equestri (Fise) Veneto – quando è salita sulla sua sella nuova, realizzata su misura e dotata di maniglia e accessori che le consentono di stare in sella, poiché le sue gambe, prive di tono muscolare, non la sorreggono e finirebbe con il cadere a terra. E così può camminare al passo e trottare un po’. Tutto questo grazie all’interessamento di Roberta Zorzi, che lavora nella segreteria della Fise Veneto e che si è adoperata per coinvolgere la selleria Equipe per fare a Consuelo questo dono bellissimo».

Consuelo Santi abita ad Albignasego con la sua famiglia: è affetta dalla sindrome di Glut1, una malattia genetica rara che compromette il normale transito del glucosio dal sangue al cervello. Ha quindi un ritardo psicomotorio e mancanza di equilibrio.

«Ma da quando sette anni ha fa iniziato a fare equitazione – racconta la mamma – non solo contro ogni pronostico dei medici ha imparato a stare dritta in equilibrio, ma ha anche iniziato a parlare».

Adesso è seguita dall’istruttore di equitazione Gianmaria Salvò e frequenta la scuderia di via Roncon ad Albignasego, dove l’associazione Il cuore oltre l’ostacolo organizza attività ludico ricreativa inclusiva, dedicata a bambini e ragazzi normodotati e anche “speciali”, come li chiamano loro.

I cavalli sentono chi sale in sella e si adattano al cavaliere o all’amazzone, rispettando i tempi dei bambini con disabilità, oltre a creare con loro un fortissimo legame che non ha bisogno di parole. E lo stesso vale per Consuelo e la cavalla Celine.

«L’equitazione ha cambiato la vita di Consuelo e anche la nostra – prosegue la mamma –– e all’indomani del regalo era così felice e incredula, che si è alzata ed è andata a vedere se la sella ci fosse ancora». 

2

Articoli rimanenti

Accesso illimitato a tutti i contenuti del sito

1€ al mese per 3 mesi

Attiva Ora

Sblocca l’accesso illimitato a tutti i contenuti del sito

I commenti dei lettori