La regionale 308, una strada “maledetta”: «Fatta con materiali scadenti»
Sulla nuova strada del Santo buche, rattoppi, interventi sull’asfalto e un’infinità di vittime. L’ultima Giordano Sanginiti, lo studente di 21 anni. Tanti ma inascoltati gli appelli degli amministratori locali

Buche e rattoppi sulla strada regionale 308
Buche, rattoppi, interventi sull’asfalto, e un’infinità di vittime. È una strada maledetta la 308, conosciuta anche come “nuova Strada del Santo” perché ripercorre – in parallelo – l’ultimo cammino del Taumaturgo Antonio verso Padova prima della morte.
Quello della pericolosità della 308 è un allarme lanciato più volte dagli amministratori del territorio. L’ultima vittima prima di Giordano Sanginiti era stato un altro giovanissimo: a fine settembre scorso Leonardo Niero, 26 anni, non era sopravvissuto a un devastante scontro frontale tra la sua auto e un camion, avvenuto nel tratto di 308 che attraversa il territorio di Resana, nel Trevigiano.
Proprio l’assenza della doppia corsia è uno dei pericoli maggiori della strada: sono frequenti infatti i sorpassi azzardati, soprattutto dei tanti mezzi pesanti che utilizzano l’arteria.
Lo stesso tipo di incidente che poco meno di un anno fa, nel marzo 2022, ha ucciso Orazio Tagliaro, 65 anni, artigiano residente a Padova, che rientrando verso la città del Santo si è trovato di fronte un’auto proveniente dalla direzione opposta che ha invaso la sua corsia.
Non è un caso che nell’ultimo consiglio della Provincia di Padova, composto dai sindaci del territorio, sia stato approvato un emendamento al bilancio presentato dalla consigliera Katia Maccarone (sindaca di Camposampiero) in cui si chiedono investimenti per il raddoppio e la messa in sicurezza della “nuova Strada del Santo”.
Il problema della 308 ha origini antiche, risale agli anni della sua costruzione tra il 1989 e il 1990. A raccontarlo è stato l’ex sindaco di Cadoneghe ed ex consigliere regionale Elio Armano: «Quella strada era già in ritardo ed è stata realizzata in fretta e male, con materiali scadenti, c’erano le buche, si aprì un procedimento giudiziario contro la ditta che aveva utilizzato scarti di fonderia».
I lavori di “rattoppo” sono continui. Responsabile della strada è l’ente regionale “VenetoStrade spa”, che infatti opera con diversi cantieri anche in questi giorni. Proprio oggi si conclude l’intervento urgente di rifacimento dei giunti di dilatazione, che nelle ultime settimane ha causato la chiusura di una carreggiata e diversi restringimenti di corsia.
Mentre sono in corso fino a sabato i lavori di «pulizia del manto stradale»: si svolgono in orario notturno e interessano i tratti dei Comuni di Camposampiero, Cadoneghe, Campodarsego, Loreggia e Borgoricco; gli automobilisti sono costretti nel a limitare la velocità a 30 all’ora ovviamente con il divieto di sorpasso. —
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