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Autonomia, la rivolta del Sud: “Resistenza, non passerà”

Anche Bonaccini, favorito nella corsa alla segreteria Pd, annuncia una «mobilitazione nazionale» contro il disegno di legge Calderoli

Enrico Pucci
2 minuti di lettura

Il presidente della Puglia, Michele Emiliano

 (ansa)

Il giorno dopo la prima approvazione, in Consiglio dei ministri, del disegno di legge quadro sull’autonomia differenziata, le regioni del Sud insorgono contro il progetto che, secondo loro, sfavorirebbe il Mezzogiorno. 

«Oggi Calderoli fa una dichiarazione che considero offensiva, dice che già adesso ci sono differenze tra Nord e Sud e che l'autonomia servirà a superarle», attacca il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano

«Un progetto eversivo dell'ordine costituzionale presentato dal ministro contro il sud Calderoli. Il Governo in questo modo attenta all'unità nazionale». Lo sostiene Luigi de Magistris. «La premier da ora non è più la leader di Fratelli d'Italia ma dei traditori d'Italia - sottolinea l'ex sindaco di Napoli - Il Sud resisterà e respingerà al mittente questo disegno dei poteri forti contro il popolo meridionale. Metteremo in campo una resistenza e una lotta che ci condurrà alla vittoria contro chi vuole distruggere il nostro mezzogiorno. Non passerete!».

Ma anche Stefano Bonaccini, presidente della regione Emilia-Romagna, si scaglia contro il progetto, lui che pure da governatore aveva sostenuto la richiesta di autonomia differenziata: «Questo voto in Consiglio dei ministri sulla riforma Calderoli è curioso, perchè il Parlamento arriverà a discuterne forse tra sei mesi o un anno, quindi hanno fatto una sceneggiata, senza condividerla con noi, perchè prima delle Regionali in Lombardia hanno bisogno di dare uno scalpo alla Lega – ha detto durante un intervento al congresso della Cgil della Campania -.Molta gente parla di autonomia senza sapere neanche di cosa sta parlando - aggiunge il candidato alla segreteria del Pd - per essere assegnata, infatti, non basta che una Regione trovi un accordo con il governo, ma occorre che il Parlamento approvi la riforma a maggioranza qualificata di Camera e Senato. È un pasticcio clamoroso, per questo bisogna dire no e mobilitarsi nel Paese».

«Siamo pronti a fare le barricate, siamo pronti a una grande mobilitazione nazionale e faremo, nelle istituzioni, tutto ciò che è possibile per bloccare questo progetto che farebbe venir meno l’unità del Paese», rincara la dose il vicecapogruppo Pd alla Camera, Piero De Luca.

Contro la riforma delle autonomie «dobbiamo mobilitarci con forza nelle istituzioni e nel paese. I nostri presidenti di Regioni chiedano la convocazione della conferenza Stato-regioni. Anche il Parlamento è stato scavalcato. Meloni sta dando una sberla al sud del Paese». Lo dice la parlamentare e candidata alla segreteria del Pd, Elly Schlein, a Radio Immagina. 

«Il Governo ha deciso di abbandonare la Campania e il Sud al suo destino. Con l'approvazione del testo di Calderoli sull' autonomia differenziata, Meloni passa alla storia per aver diviso il Paese in due», dichiarano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano, Vincenzo Ciampi e Gennaro Saiello. «Il Movimento 5 Stelle è pronto alle barricate. De Luca smetta di pensare al suo terzo mandato e metta al centro dell'agenda politica gli interessi dei campani. Chiediamo, ancora una volta, la creazione di un coordinamento con gli esecutivi delle altre Regioni meridionali e con i loro rappresentanti in Parlamento, al di là del colore politico, per difendere il futuro del Sud dallo Spacca Italia» - concludono.

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