Ritrovato Black dopo 17 giorni: spaventato dai petardi, in fuga per 200 km
Il pastore tedesco era scappato da Santa Giustina in Colle, in provincia di Padova, la notte di Capodanno. Era in una buca sfinito e infreddolito
Silvia Bergamin
La buca dove è stato ritrovato il pastore tedesco Black
I botti di Capodanno lo spaventano, fugge dall’amata casa e vaga – disperato e senza sosta – per 17 giorni. Fino a martedì quando, dopo aver percorso oltre 200 chilometri, viene ritrovato a Legnago. Sfinito, distrutto. Ma vivo.
Una storia bella, a lieto fine, arrivata ad una conclusione felice grazie all’impegno di chi ama gli animali e non si rassegna a rinunciare alle ricerche. È la storia di Black, un pastore tedesco di otto anni che vive a Santa Giustina in Colle, in provincia di Padova.
La notte di San Silvestro, terrorizzato da petardi e fuochi d’artificio, non ha retto: è stato travolto da un’irrefrenabile urgenza di fuga ed è partito. Cosa accade? A raccontarlo è una volontaria del Gruppo Sos Zampe in Difficoltà, Debora Baraldo: «La famiglia di Black pubblica un appello su Facebook per ritrovarlo, allo stesso tempo noi volontari del Gruppo Sos Zampe in Difficoltà ci mettiamo in moto». Inizia un lavoro vero, importante, intenso di appelli sui social e volantinaggio.
Black nell’auto di una volontaria, mentre viene riportato a casa
Non ci si rassegna alla scomparsa di Black. Ed iniziano ad arrivare segnalazioni: da Vigonza, Vigodarzere, Mestrino, Abano, si fermano qualche giorno, poi ricominciano da Legnaro, Piove di Sacco, dal quartiere Voltabarozzo di Padova. Saranno informazioni attendibili? Foto non ce ne sono, i dubbi esistono. Ma sabato scorso arriva la svolta, una foto da Megliadino San Fidenzio: un cane avvistato fuori dal campo sportivo sembra proprio essere Black. I proprietari si precipitano nella Bassa Padovana, ma non trovano il loro amico a quattro zampe. Debora con l’amica Lucia Cambuli, anche lei volontaria di Sos, il giorno successivo decidono di correre a Megliadino e iniziano a suonare i campanelli, chiedono ai residenti di Black, scrutano campi e case dismesse. Ma nulla.
Il tam tam continua, incessante, fino alla chiamata liberatoria di martedì: «I proprietari di Black ci informano che l’animale si trova nel canile di Verona, dove era stato trasferito dopo la chiamata di Rita Cortelazzi» racconta Debora. Rita, che risiede a Verona, martedì mattina stava passeggiando su un argine a Legnago «quando ha notato un cane che dormiva dentro ad una buca: se l’era scavata lui stesso sotto il ponte. Si è avvicinata, il pastore tedesco manco si muoveva, tanto era sfinito». L’accalappiacani lo ha quindi recuperato e si è messo in contatto con i suoi amici umani. «Dopo una fuga durata 17 giorni e oltre 200 chilometri percorsi, martedì sera Black è finalmente tornato a Santa Giustina in Colle» spiega Debora, che è andata lei stessa a recuperarlo a Verona.
La volontaria non trattiene la gioia: «Il 17 gennaio è l’anniversario del mio matrimonio e il giorno che festeggia San Antonio Abate protettore dei nostri amati animali. Questo Santo, oggi, mi ha aiutata a portare a casa 4 cani in difficoltà», sottolinea Debora. L’emozione prevalente è quella della gratitudine: «Ringrazio Susanna e tutte le ragazze del Gruppo Sos: le locandine fatte a qualsiasi ora, Lucia e le sue battute uniche, tutto il gruppo creato giorno dopo giorno per la ricerca di Black, tutte le persone che lo hanno segnalato». —
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