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Usl 7, appalti e libera professione: Finanza all’ospedale di Bassano

Dopo il caso Jannacopulos, le Fiamme gialle hanno acquisito documenti sull’attività 2017-2022

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L'ospedale di Bassano 

La gestione della sanità vicentina torna, a dieci giorni di distanza dal caso Jannacopulos, sotto i riflettori. E ancora una volta la Guardia di finanza si è recata all’ospedale San Bassiano di Bassano del Grappa gestito dall’Usl 7: sotto la lente degli accertamenti sono finiti gli appalti, la gestione delle sale operatorie e le attività di libera professione dei medici ospedalieri nel periodo tra il 2017 e il 2022.

Le verifiche sono scattate nella prima mattinata di ieri, quando otto finanzieri del Gruppo Bassano, guidati dal maggiore Alberto Potenza, si sono presentati negli uffici della direzione generale e amministrativa dell’ospedale per chiedere di avere accesso alla documentazione degli ultimi anni relativa a quei filoni.

I controlli, secondo indiscrezioni vicine agli inquirenti, rientrano nelle operazioni periodicamente richieste dal Ministero della Salute, che hanno l’obiettivo di accertare la correttezza degli investimenti che riguardano la spesa pubblica e sanitaria e sarebbero indipendenti dai filoni che si stanno aprendo dopo l’indagine avviata nei confronti del patron televisivo di Antenna 3 e rete Veneta Giovanni Jannacopulos. Oggetto delle verifiche anche l’attività risalenti alla precedente direzione sanitaria. L’attività della Guardia di finanza è proseguita per l’intera giornata di ieri, con la raccolta di diversa documentazione che poi verrà esaminata e trasmessa alla Procura della Repubblica di Vicenza per le opportune valutazioni.

«Stiamo garantendo massima trasparenza e collaborazione alla Guardia di finanza, facendo tutto il possibile per agevolarla nell’attività - ha spiegato il direttore generale dell’azienda sanitaria Pedemontana, Carlo Bramezza -. Le Fiamme gialle ci hanno chiesto tutta la documentazione degli appalti dal 2017 a oggi, insieme ai documenti nei quali è esplicitata la gestione delle sale operatorie e gli incartamenti relativi agli investimenti effettuati in questo campo nello stesso arco di tempo. Inutile dire che restiamo a disposizione delle forze dell’ordine per qualsiasi ulteriore richiesta e siamo molto sereni sul lavoro svolto. L’obiettivo è sempre quello di avere un ospedale “pulito” nei comportamenti: da questo punto di vista lo sforzo del personale è massimo».

Solo dieci giorni fa la Guardia di Finanza ha indagato sull’editore di Antenna 3 e Rete Veneta Giovanni Jannacopulos: secondo l’accusa avrebbe minacciato proprio il dg Bramezza per condizionare le scelte in ambito sanitario. Per questo la Procura di Vicenza ha deciso di applicare un provvedimento che non ha precedenti in Veneto: la misura cautelare del divieto di esercitare l’attività di impresa di editoria. Secondo il canovaccio investigativo imbastito dalla Finanza, Jannacopulos svolgeva, di fatto, attività di direzione e gestione. Accuse poi respinte dal diretto interessato. L’indagine è stata avviata nel mese di novembre 2021 sulla base della denuncia presentata da Bramezza.

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