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Andy Warhol, icona pop a Padova: il suo genio in otto tappe con Marylin e Gesù insieme

Al centro San Gaetano fino al 29 gennaio la mostra dedicata all’artista: un viaggio nel suo mondo attraverso 192 opere

Giulia Tasca
1 minuto di lettura

Le sale del Centro culturale San Gaetano di Padova (via Altinate) si trasformano nel theatrum mundi della Pop Art, dove ad allestire lo spettacolo è il genio di Andy Warhol e a rappresentarlo sono le sue opere più emblematiche. Per quattro mesi, (fino al 29 gennaio 2023), l’America del XX secolo si presenterà al pubblico nelle vesti sgargianti che lo sguardo trasgressivo, eccentrico, provocatorio e inconfondibile del maestro dell’arte Pop ha saputo cucirle addosso.

La mostra (organizzata da Artika con la Fondazione Mazzoleni e il Comune di Padova) si sviluppa in un percorso di otto tappe ideato da Daniel Buso dove, grazie alla suggestiva ed efficace disposizione scelta dalla curatrice Simona Occioni, ci si addentra nel mondo fatto di volti noti, simboli e colori di uno degli artisti più enigmatici di sempre.

Un autentico viaggio attraverso 192 opere, che parte dal ritratto biografico di Warhol (disegni, serigrafie, scatti di Curtis Knapp e Pierre Houlès), per passare alla musica rappresentata da alcuni dei protagonisti che ne hanno scritto la storia (tra cui Mick Jagger, John Lennon, Miguel Bosè e Loredana Bertè). Un ampio spazio è riservato alla serie “Ladies and Gentleman” del 1975 che con una narrazione incredibilmente attuale, ritrae il mondo del travestitismo e delle Drag Queen negli anni in cui la comunità Lgbtq iniziava a mostrare con orgoglio la propria sessualità. La quarta sala “dispensa” più versioni di uno dei simboli per eccellenza dell’arte popolare: la lattina bianca e rossa della Campbell’s Soup.

Si prosegue con “Cows”, in cui l’immagine di una mucca tratta da una vecchia rivista di agricoltura, diventa un mezzo per denunciare il declassamento del ruolo dell’arte nella società. Il percorso continua con alcuni tra i più particolare ed eclettici lavori realizzati da Warhol con la tecnica dell’acetato (il negativo in bianco e nero), le litografie acquarellate risalenti agli esordi della sua carriera, le serigrafie dedicate ad Hans Christian Andersen, i famosissimi ritratti di Mao Zedong, Ronald Reagan e la Regina d’Inghilterra, Marilyn Monroe, Michael Jackson e Gesù Cristo (rappresentato a partire da una rivisitazione di Leonardo). Sono passati sessant’anni dalla prima personale di Warhol alla Ferus Gallery di Los Angeles (1962) che la critica definì piatta e provocatoria. 

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