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Bambino di 10 anni rischia di soffocare, salvato da un’educatrice: è accaduto alla Nave de Vero di Venezia

La 42enne di Sant’Urbano lavora con bimbi e disabili, ha praticato la manovra di Heimlich. Alla “Nave de Vero” ha soccorso Luca di Conselve: del salame gli era andato di traverso

Giada Zandonà
2 minuti di lettura
Eleonora Rizzato, 42 anni di Sant’Urbano 

Una storia a lieto fine quella di Luca, il bambino di 10 anni che sabato pomeriggio ha rischiato di soffocare a causa di una fetta di salame andatagli di traverso. È stato salvato grazie all’intervento di Eleonora Rizzato, che ha praticato la manovra salvavita di Heimlich.

Mamma Manuela e il suo bimbo, residenti a Conselve, data la giornata piovosa avevano deciso di trascorrere alcune ore nel centro commerciale “Nave de Vero” di Venezia. Dopo qualche compera si sono concessi un momento di pausa per pranzare nel ristorante centrale con un piatto di affettati. Il bambino ha portato una fetta di salame alla bocca, l’ha masticata ma il suo viso ha cambiato colore ed espressione. «Ero seduta a pochi metri da loro e stavo aspettando che arrivasse il mio piatto» racconta Eleonora, 42enne di Sant’Urbano «Mi stavo guardando in giro per ingannare l’attesa e la mamma e il bambino avevano attirato la mia attenzione. Ad un certo punto ho notato che qualcosa nel volto del ragazzino non andava».

Eleonora da alcuni anni lavora nell’ambito dell’integrazione scolastica per bambini con disabilità, e di conseguenza ha seguito molti corsi sulle manovre salvavita pediatriche e sui sintomi in merito all’ostruzione delle vie aeree e su arresti cardiaci: «Ho capito subito che stava soffocando. Mi sono alzata di scatto dalla sedia, ho guardato la madre che in quel momento era terrorizzata, ho preso tra le braccia il piccolo senza pensarci un attimo e ho praticato la manovra di Heimlich».

La 42enne ha messo in pratica la manovra di emergenza che consiste nel piegare in avanti la persona a rischio di soffocamento e tramite la pressione delle mani nel comprimere il diaframma: «Il bambino ha cominciato a vomitare ed è tornato a respirare subito» continua Eleonora «È accaduto tutto in pochi attimi, ma nessuno attorno a noi si è preoccupato di quello che stava succedendo: ho visto una grande indifferenza generale», continua amareggiata la donna. «In questi casi bisogna intervenire nell’immediato, altrimenti i bambini rischiano la vita».

La madre di Luca dopo essersi accertata delle condizioni del piccolo e ancora molto scossa, ha ringraziato Eleonora e le ha chiesto il numero di telefono per poter restare in contatto: «Ho praticato una manovra che può salvare una vita. Nel mio lavoro non è raro che ci siano delle situazioni di pericolo di questo tipo, ma ciò che non mi aspettavo di certo è stato il disinteresse delle persone sedute attorno a noi. La grande fortuna è stata che ero lì e che mi sono accorta subito di cosa stesse accadendo al bimbo. Ho seguito il mio istinto e spero che questo gesto faccia capire che non ci si deve voltare dall’altra parte ma che dobbiamo agire prontamente, con determinazione e tempestività nelle situazioni di emergenza».  

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