Professionisti di campagne elettorali. C’è il master dell’Università di Padova
Stretta la partnership tra l’ateneo padovano e l’agenzia Quorum/YouTrend: «Un varco per le nuove professioni»
Enrico Ferro
PADOVA. In principio furono i santini elettorali, i manifesti, gli spot in televisione, la pubblicità sui quotidiani. Poi è arrivato lo tsunami della rete e dei social network, che ha spazzato via tutto ciò che c’era prima e cambiato in modo radicale la comunicazione politica.
Luca Morisi e Rocco Casalino sono due professionisti che hanno fatto parlare di sé in questa grande arena, ma c’è davvero un mondo che si muove dietro a ogni candidato in lizza per le elezioni.
Nuove dinamiche che generano nuove professioni: il social media manager, il social media strategist, il comunicatore in grado di maneggiare meme e di muoversi con disinvoltura tra Twitter, Instagram, Facebook e TikTok. L’Università di Padova ha deciso di entrare in questo mondo, fornendo la propria cornice accademica. Con questi presupposti è nato il Master di 1 livello in “Social media, opinione pubblica e marketing politico elettorale”.
Per mettere in piedi un progetto così ambizioso servivano però professionisti da serie A della materia. Ed è per questo che l’ateneo con 800 anni di storia ha stretto una partnership con Quorum/YouTrend, l’agenzia fondata da Giovanni Diamanti e da Lorenzo Pregliasco.
«Il master ha l’obiettivo di formare professionisti in grado di operare nel campo della comunicazione social e del marketing politico ed elettorale di istituzioni politiche, enti locali, partiti, sindacati», spiega il professor Claudio Riva, direttore del master.
Questa nuova specializzazione dell’Università di Padova guarda alle nuove professioni. Grazie alle competenze acquisite nella comunicazione digitale e nei linguaggi social, studentesse e studenti potranno muoversi nel mercato del lavoro come esperti di comunicazione e social media in aziende, start up, associazioni di categoria e pubbliche amministrazioni.
«Il master fornirà gli strumenti concettuali e operativi necessari per costruire e gestire, online e offline, le diverse fasi di una strategia politica» continua Riva. «In particolare ideare e condurre una campagna di comunicazione strategica e di posizionamento sui social, saper leggere e usare sondaggi e inchieste d’opinione per sviluppare una campagna efficace, creare un piano di storytelling per un leader, un partito, un’organizzazione. Ma anche preparare un piano di comunicazione per una campagna elettorale, gestire la presenza mediatica e promuovere l’immagine di candidati o partiti, interfacciarsi con gli organi di stampa e gestire l’ufficio stampa politico di enti, istituzioni e associazioni».
Nel corso dell’anno saranno previste attività laboratoriali e seminariali che coinvolgeranno professionisti ed esperti del settore.
Il master prevede, inoltre, lo svolgimento di un tirocinio della durata di 200 ore in enti o associazioni qualificate, attività di ricerca individuali o collettive, e la partecipazione a convegni e seminari.
Quorum/YouTrend si occuperà di coordinare l’intera seconda parte del master, consentendo alle studentesse e agli studenti di integrare le nozioni acquisite con numerose applicazioni pratiche dei temi affrontati. L’approccio sarà perciò complementare rispetto a quello dei primi moduli di formazione teorica. «Quorum/YouTrend proporrà un’impostazione maggiormente orientata agli aspetti più pratici ed empirici, consegnando agli studenti gli strumenti adatti per affrontare situazioni potenzialmente verificabili nel mondo della comunicazione politica», evidenzia Riva.
«Le campagne elettorali non sono momenti replicabili, sono un abito su misura: perfettamente calzante sul candidato, sulla sua storia, la sua personalità, i suoi valori», spiega Giovanni Diamanti, indicando quindi in modo preciso quello che sarà il senso globale del percorso formativo.
Una delle punte di diamante del master è Martina Carone, consulente di Quorum/YouTrend, docente di Analisi dei media e commentatrice di RaiNews24. «Con l’aumentare della presenza dei leader sui social media, la capacità di incidere, dettare l’agenda e sfruttare i nuovi canali per gestire, aumentare e mantenere il consenso, deve fare i conti con le nuove trasformazioni tecnologiche e con i nuovi linguaggi cui gli utenti sono abituati e, in alcuni casi, assuefatti», evidenzia Carone.
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