Pandemia e costi energetici il “rosso” della sanità veneta sale a 1,3 miliardi
Per l’incremento degli organici è prevista una spesa di 95 milioni di euro
Riccardo Sandre
VENEZIA. Cresce di circa 300 milioni di euro e raggiunge gli 1,32 miliardi di euro il disavanzo del sistema sanitario regionale previsto per il 2022 al netto di Azienda Zero, che dovrebbe chiude con un risultato economico positivo per oltre 641 milioni.
L’anno scorso il rosso previsto per il sistema sanitario era stato di 1,05 miliardi di euro ridotta di 368 milioni di euro sempre grazie all’apporto di Azienda Zero. A conti fatti la perdita prevista dalla sanità regionale per il 2021 era di 690 milioni di euro, non molto distante da quella preventivata per l’anno in corso. A dirlo sono i dati contenuti nella delibera della giunta regionale n. 873 dello scorso 19 di luglio con cui si prende atto delle risultanze del bilancio preventivo economico consolidato del servizio sanitario per il 2022.
In pratica si tratta di mettere in cifre l’impegno economico che Regione assegna al servizio sanitario per l’anno in corso, salvo poi correggere i conti ex post tirando le somme dell’anno a consuntivo. Complessivamente la Regione prevede che le spesa per la sanità in Veneto (i costi della produzione) arrivi a 11,175 miliardi di euro mentre si prepara a incassare 10,522 miliardi. Da questa differenza la perdita stimata per il 2022 è di 681.762.208,47 euro.
Al di là della mera operazione aritmetica la causa della perdita da 1,32 miliardi di euro del sistema sanitario viene attribuita, dai decisori di palazzo Balbi, ancora una volta prevalentemente alla gestione emergenziale del Covid 19. Ma non solo.
«Dal punto di vista delle previsioni economiche esposte nel bilancio economico preventivo consolidato 2022» si legge nella delibera «questa impatta sia sui costi della produzione, in modo prevalente, sia sul valore della produzione. Sul risultato impatta anche la tensione sui prezzi di acquisto delle forniture energetiche, già in parte anticipata al momento della formulazione dei bilanci di previsione aziendali, anche se non poteva essere conosciuto il successivo peggioramento in conseguenza del conflitto bellico tutt’ora in corso».
E sul bilancio preventivo della sanità regionale il Covid 19 impatterà per 648 milioni (376 milioni di euro delle aziende, 272 milioni di Azienda Zero). Una parte consistente (220 milioni ) sono forniture di beni (tamponi, reagenti, dispositivi di protezione individuale) che fornisce Azienda Zero a tutto il sistema regionale mentre nelle aziende sanitarie una parte importante delle spese anti Covid sono finalizzate all’acquisto di servizi (235 milioni) e all’arruolamento del personale (95 milioni di euro).
Una bella cifra quella prevista per il 2022 che comunque si dimostra inferiore di circa un quarto rispetto agli 845 milioni di euro preventivati nel 2021 quando solo per l’acquisto di beni (tamponi, reagenti, dispositivi di protezione individuale) la sanità regionale aveva messo a bilancio ben 637 milioni.
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