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Corre nei campi di buon mattino, si sente male e muore. Aveva 49 anni

A trovarlo la compagna che si era allarmata che alle 8.20 non fosse ancora rientrato. Ha provato a rianimarlo ma non c’è stato nulla da fare

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Un malore improvviso e fulminante ha stroncato, ad appena 49 anni, la vita di Roberto Cedron, consulente del lavoro molto noto per il suo ruolo – a Cividale del Friuli in primis, dove viveva e operava, ma non solo – e apprezzato tanto per le proprie competenze professionali quanto per le grandi doti umane. La disgrazia, di cui si è diffusa notizia ieri, si è verificata nella prima mattina di venerdì all’inizio di via della Polveriera, nelle campagne vicine a San Mauro di Premariacco, zona in cui Cedron, appassionato e capace sportivo, andava spesso a correre. Così ha fatto nel suo ultimo giorno, prima di recarsi in studio, dove purtroppo non è mai arrivato.

A trovarlo, alle 8.20, è stata la compagna Michela Tonero, che impensierita non vedendolo rientrare (l’uomo era uscito di casa alle 6.30) e non riuscendo a mettersi in contatto con lui è andata a cercarlo: accanto al corpo esanime c’era un’altra persona, che aveva appena visto la sagoma accasciata e stava cercando di dare l’allarme.

Fino all’arrivo dei soccorsi la compagna gli ha praticato il massaggio cardiaco, ma i disperati tentativi di rianimazione si sono rivelati vani.

Amplissimo il cordoglio per la scomparsa di una figura che ha indubbiamente lasciato il segno, stando alla pioggia di manifestazioni di stima e affetto che si sta riversando sui familiari: Cedron, che lavorava da una trentina d’anni alla Servis d.o.o. Srl di via Manzoni e che lascia due figlie, cui era legatissimo, la madre Loretta, residente e Vernassimo, e una sorella, Monia, «aveva una caratteristica davvero rara, quella di essere il collante fra tutti, il denominatore comune nei rapporti interpersonali».

Sono parole di Bruno Roiatti, che condivideva con il 49enne la passione per la corsa nel gruppo Civirunners e che ne tratteggia un ritratto commosso e riconoscente: «Con la sua capacità empatica – dice – riusciva a mettere chiunque a proprio agio, in qualsiasi contesto e situazione.

La sua morte è stata un colpo durissimo: siamo profondamente addolorati, Roberto ci mancherà infinitamente».

Attestazioni di vicinanza ai congiunti arrivano anche da Stefania Gorgone («Resterà scolpito nei cuori degli amici sportivi»), dal presidente mandamentale di Confcommercio, Maurizio Temporini, che lo dipinge come un «eccellente professionista, preparato e disponibile, discreto e al tempo stesso estremamente socievole», e dal collega di studio Giovanni Marseu, sconvolto per questo addio inatteso: «Abbiamo condiviso 28 anni di esperienza lavorativa», racconta, a dare la misura del peso della perdita.

Ma il ricordo più toccante arriva dalla compagna, straziata dal dolore di questo strappo imprevedibile e prematuro: «Era – dice – un padre meraviglioso, sempre attento e presente. Roberto era premuroso con tutti: un uomo generoso, molto riservato eppure naturalmente portato al contatto umano, anche grazie alla sua indole ironica e spiritosa. Con lui, momenti stupendi».

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