Baby 3.0, svelata a Venezia la nuova installazione di Lorenzo Quinn
Il neonato alto 7 metri, largo quasi 9, pesante 9 tonnellate è stato realizzato dall’artista nel giardino di Palazzo Corner della Ca' Granda, sede della Città metropolitana, con vista sul Canal Grande. “Un simbolo di rinascita, un omaggio al senso della vita”
Manuela Pivato
L'installazione di Lorenzo Quinn (fotoservizio e video di Marta Buso)
VENEZIA. Alto 7 metri, largo quasi 9, pesante 9 tonnellate, costruito in rete d’acciaio inossidabile e fusione in alluminio, tenuti insieme da 42 mila punti di sutura, il gigantesco neonato di Lorenzo Quinn si presenta a Venezia e al mondo.
L'installazione "Baby 3.0", inaugurata oggi giovedì 14 luglio 2022 nel giardino di Palazzo Corner della Ca' Granda, sede della Città metropolitana, con vista sul Canal Grande, sarà a visibile a tutti, così come le altre opere che, negli anni, l'artista ha realizzato per la città, dalle mani che sostenevano Ca' Sagredo, a quelle che svettano in Arsenale.
Video: l’inaugurazione dell’opera
Baby 3.0 ecco il filmato dell'inaugurazione della nuova opera a Venezia
"Baby 3.0" come ha spiegato l'artista, figlio dell'indimenticabile attore Anthony Quinn, "è un simbolo di rinascita, un omaggio al senso della vita, una dichiarazione di speranza per il futuro, anche per Venezia. Un bimbo ancora nel grembo materno ma già pronto alla vita. Speriamo che finisca questo ciclo di odio e inizi un tempo di Amore. Abbiamo Pensato a questa scultura Nove mesi fa e oggi nasce. Ho desiderato a lungo questo progetto, questa scultura rappresenta anche la mia rinascita come artista e come persona".
L'opera, realizzata insieme alla moglie Giovanna, resterà in esposizione fino al 31 ottobre.
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