Opere d’arte e statue trafugate, in Veneto le ricettazioni aumentano del 300 per cento
L’attività repressiva del Nucleo è più che raddoppiata con un forte incremento dell’azione contro l’illecita detenzione e commercializzazione di beni di interesse artistico e culturale (dalle 19 persone denunciate nell’anno 2020 si è passati alle 45 persone denunciate nell’anno 2021)
Eugenio Pendolini
VENEZIA. C’è l’operazione “Ramino”, grazie alla quale è stato rintracciato un quadro di scuola olandese del XIX secolo in vendita in una casa d’aste, il cui furto era stato denunciato nel 2001 a San Vito di Cadore. O ancora l’operazione “Epaminonda”, grazie alla quale nell’aprile 2021 è stato ritrovato a Vercelli un dipinto della scuola veneta rubato addirittura nel 1972.
Sono solo alcuni degli interventi dei carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Venezia nel corso del 2021. Se nel corso dell’ultimo anno si è registrata una diminuzione complessiva dei furti di beni d’interesse artistico e culturale (-27%), a sorprendere nel bilancio sull’attività operativa dell’anno scorso è il boom di reati di ricettazione, cresciuti del 300% (da 7 a 28 quelli perseguiti).
L’attività repressiva del Nucleo è più che raddoppiata con un forte incremento dell’azione contro l’illecita detenzione e commercializzazione di beni di interesse artistico e culturale (dalle 19 persone denunciate nell’anno 2020 si è passati alle 45 persone denunciate nell’anno 2021), con il deferimento degli autori di 28 reati tra cui quelli propri dei pubblici ufficiali e di ricettazione fallimentare. Particolare attenzione è stata posta al contrasto dei reati in danno del patrimonio paesaggistico, con una diminuzione dei fatti rilevati e quindi del numero degli autori di circa il 50%.
Con il coordinamento delle competenti Procure circondariali, il Nucleo ha eseguito nel complesso 23 perquisizioni con il recupero di un patrimonio complessivo non inferiore a 10 milioni di euro, sia pubblico che privato. Più in generale, poi, il trend positivo della protezione dei beni d’interesse tutelati offerto dai luoghi espositivi sia pubblici (come i luoghi di culto), che privati, ha registrato una diminuzione dei reati pari al 20% (13 eventi complessivi contro i 18 dell’anno precedente).
Di gran lunga migliorato il trend dei reati contro le dimore private, con una diminuzione pari a circa il 45%. Gli oggetti maggiormente colpiti dai reati predatori sono risultati quelli di arredo, oltre a libri antichi e beni d’archivio, a fronte comunque di una complessiva diminuzione dell’ammontare di oggetti trafugati del 65%.
Fondamentale anche l’azione preventiva, con un aumento dell’80% dei controlli: sono stati 454 in totale. Non sono poi mancati i casi di collaborazione con le autorità internazionali.
Nel luglio 2021, grazie al confronto con la banca dati dell’Interpol, è stato possibile recuperare ad Arzignano una statua in legno di 88 centimetri rubata nel 2004 nella chiesa Saint-Pierre di Couin nel dipartimento del Pas de Calais. L’opera è stata successivamente restituita all’ambasciata di Francia, a Roma.
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