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Forti raffiche di vento, la fuga dei bagnanti da Bibione e Jesolo. «Downburst causato dal caldo»

Paura e fuga dalla spiaggia nel pomeriggio di martedì 5 luglio intorno alle 18. Si è sviluppata una cella temporalesca tra Lignano, Bibione e Jesolo, preceduta da raffiche di vento fino a 70 km/h che hanno provocato anche dei danni e la caduta rami

g.ca.
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BIBIONE. Raffiche di vento fortissime ieri intorno alle 18 tra Bibione, Lignano e Jesolo. Si è verificato quello che i meteorologi definiscono “downburst”, noto anche come raffica discendente. Una piccola tromba d’aria, tanto che c’è stato il fuggi fuggi in spiaggia a causa delle nuvole di sabbia alzate dal vento.

È un fenomeno meteorologico che si manifesta con forti raffiche di vento discensionali, con moto orizzontale, in uscita dal fronte avanzante del temporale. Le folate possono raggiungere velocità elevate, prossime o superiori ai 100 km.

Ieri sera si è sviluppata una cella temporalesca tra Lignano, Bibione e Jesolo, preceduta da raffiche di vento fino a 70 km/h che hanno provocato anche dei danni e la caduta rami. Le spiagge sono state evacuate per sicurezza, in quanto il vento ha creato la caratteristica nuvola di sabbia. Il temporale poi si è diretto verso Caorle e dissolto in mare prima di arrivare al lido est di Jesolo, verso Cortellazzo, interessato solo da raffiche di vento fino a 50 km/h.

L’esperto di meteo, Vincenzo Clarizia, che è l’autore del sito “Meteoclari” ha spiegato che ieri anche in Meridione si era verificata una condizione meteo molto simile. «Il downburst accade spesso quando fa molto caldo», ha spiegato, «e l’aria più fredda che arriva dal mare incontra quella più calda con la raffica discendente».g.ca.

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