Tambre, ripartite all’alba le ricerche del bambino scomparso, in campo un centinaio di soccorritori
Francesco, 9 anni, di Mestre è sparito ieri sera attorno alle 19 mentre faceva una passeggiata con il padre a Col Indes.

TAMBRE. Riprese a pieno organico alle 6 di stamattina, non hanno ancora avuto esito le ricerche di Francesco. Il bambino mestrino di 9 anni, scomparso venerdì, nella zona di Col Indes, non si trova. I vigili del fuoco sono rimasti in zona per tutta la notte e a loro si sono aggiunti gli uomini del Soccorso Alpino. Sono circa in cento i soccorritori impegnati nelle ricognizioni nei boschi sopra Tambre, indirizzati anche dal papà e dalla mamma.

Le ricerche sono ripartite da dove si erano interrotte questa notte, poco dopo le 2.30, dal campo base allestito nel parcheggio dell’agriturismo Monte Cavallo, a salire verso Pian delle Laste. E attorno all’abitazione di Sant’Anna, qualche curva più sotto, dove la famiglia trascorre le proprie vacanze. La madre, in particolare, sperava di poterlo trovare attorno all’abitazione, raccontava di un bambino molto metodico e con forte capacità di orientarsi, che si sarebbe diretto verso casa, prima o poi.
"Francesco, Francesco...” secondo le istruzioni della madre, soccorritori e volontari continuano a chiamare il bambino per nome, cercando di mantenere un tono che suoni amichevole e la voce non troppo alta, per non spaventarlo.Battono prati e sentieri. Agli uomini del soccorso alpino, alle decine di vigili del fuoco a polizia e carabinieri, si sono aggiunti anche molti volontari e amici della famiglia.
ALLARME E MOBILITAZIONE
Il bambino è stato perso di vista in serata, attorno alle 19. Il padre ha iniziato a chiamarlo e a cercarlo tutto attorno, in quella zona con un grande prato e poi il margine del bosco. Niente da fare. Allora l’uomo, preoccupatissimo, è sceso fino all’agriturismo Monte Cavallo, dove ha chiesto se per caso avessero visto il figlio passare: forse aveva imboccato da solo la strada. Ma lì all’agriturismo il bambino non era arrivato. La situazione, a quel punto, è apparsa drammatica e il padre ha deciso di chiamare i soccorritori. Ha composto il “113”, l’operatore della centrale della questura di Belluno gli ha risposto e, raccolte le prime informazioni su quello che era successo, ha subito rilanciato l’allarme alle altre forze di soccorso.

Erano all’incirca le 19,45 e e la mobilitazione è stata immediata, per la giovanissima età dello scomparso e con la preoccupazione in più del buio che stava calando su tutta la zona, con la temperatura che è scesa fino a 12 gradi. Con vigili del fuoco, uomini del soccorso alpino, agenti di polizia, carabinieri, una unità cinofila e anche l’elicottero del Suem che ha sorvolato la zona per cercare qualche traccia del bimbo, sostituito a notte dal drone con i visori specifici per il buio.
Una quindicina i mezzi dei vigili del fuoco che si sono messi in strada verso Col Indes, mentre anche “Falco”, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, è decollato dall’ospedale San Martino di Belluno per sorvolare la zona di Col Indes.
Si è provato anche con un megafono, portato sul posto dai vigili urbani, per chiamare il bimbo, magari spaventato dalla situazione e nascosto da qualche parte nella vegetazione.

Sul posto anche Sara Bona, neo sindaco di Tambre: aveva giurato una manciata di minuti prima. La nuova prima cittadina era infatti in consiglio comunale per la seduta inaugurale. L’inizio della seduta era fissato alle 20. Doveva essere una serata di festa per sancire l’avvio del mandato amministrativo, per celebrare il primo sindaco donna nella storia di Tambre. Invece, terminata la seduta, è arrivata la drammatica notizia della sparizione del bambino e la neo sindaca ha mollato tutto e si è messa in macchina verso Col Indes, dove c’era l’emergenza.
I commenti dei lettori