«Un gruppo di giovani, qualche mese fa, mi ha chiesto perché ho scelto di fare il prete e come ho capito di dover scegliere questa strada. In quell’occasione ho afferrato e dato parola ad una verità che era di sempre ma che non avevo mai trasformato in pensiero: ho risposto loro che io non avevo scelto ma mi sono sentito scelto.
Allora, a 25 anni, non avevo consapevolezza piena della strada che stavo imboccando. Non è stato semplice: volevo essere capace invece era necessario che fossi disponibile, semplicemente disponibile».
Ieri, al Duomo, sono stati ordinati sei nuovi preti e il vescovo Claudio Cipolla ha aperto il suo cuore ai giovani religiosi e a tutti i partecipanti. «A partire da questa mia esperienza – aggiunge – rivolgo i miei occhi a tutti: uomini e donne scelti da Dio.
Voi forse pensavate che io parlassi soltanto di questi diaconi candidati al ministero presbiterale. Invece no! Questa scelta del Signore Gesù riguarda tutti voi, anzi ciascuno di voi, perché per ciascuno c’è una chiamata. Questa è la vocazione!Il Padre è il principio e l’inizio di tutte le iniziative che fanno riferimento all’amore. Lui ha voluto il mondo, ha voluto me e ciascuno di voi; lui ci ha cercati, come la moneta perduta; lui ci ha attesi, come figli; lui ha rivolto a ciascuno di noi il suo sguardo e ci attira nel suo vortice di amore».
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