VENEZIA. La Biennale presenta, dal 24 giugno al 3 luglio, il 50esimo Festival Internazionale del Teatro: i direttori Stefano Ricci e Gianni Forte (ricci/forte), dopo il “Blu” dello scorso anno che alludeva al risveglio dal torpore dopo la pandemia, hanno scelto il rosso e hanno intitolato la rassegna “Rot”, rosso – appunto – in tedesco. È il colore, dicono, del mondo in fiamme e allude alla resistenza dell’aggredito che si ribella all’aggressore.
“Rot” vuole essere «una trasfusione di percezioni che inducono ad ascoltarsi ed ascoltare la diversità» e invita a «riappropriarsi del corpo». Tutto questo si farà spettacolo con varie proposte, da “Lingering Now” del Leone d’oro alla carriera Christiane Jatahy, che apre il cartellone, a “Seek Bromance” di Samira Elagoz (Leone d’argento) e il suo personale migrare del corpo.
Si vedranno i corpi di Caden Manson/Big Art Group e gli arti di Milo Rau contrapposti a quelli nostalgici di Defloria/Tagliarini; i corpi alterati di Peeping Tom e gli uomini inorganici di Belova/Iacobelli e ancora Yana Ross e Antoine Neufmars.
In collaborazione con l’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, un drappello di attrici darà vita a un quotidiano appuntamento serale su testi di Ada Merini (Late Hour Scratching Poetry), madrina Asia Argento e lettrice conclusiva Sonia Bergamasco. Tutte le sere un reading in Arsenale.Informazioni, orari e biglietteria su www.labiennale.org.
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