PADOVA. Luciano Flor, il numero uno della sanità veneta, si siede al tavolo della sala riunioni della sede padovana di Azienda Zero e respinge al mittente ogni accusa di cattiva organizzazione del sistema, a livello regionale.
Anzi, si dimostra piuttosto seccato di fronte alla minaccia dei medici di famiglia veneti, riuniti sotto le sigle Snami e Smi - rappresentativi di circa il 35% dei dottori di base -, che hanno annunciato uno sciopero dell’attività informatica dal 16 febbraio fino a fine marzo, dal lunedì al mercoledì di ogni settimana.
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