I professionisti e tecnici che seguono la filiera della casa lanciano l’allarme: con rincaro dei prezzi, carenza dei materiali e norme fiscali retroattive, è a rischio la realizzabilità del superbonus. Ordini e Collegi Provinciali e dalle Federazioni del Veneto di Architetti, Ingegneri, Geometri, Periti Industriali e Commercialisti si sono ritrovati a Treviso per chiedere al Governo di modificare le previsioni legislative riguardanti il bonus. Le critiche sono legate alle misure per l’incentivazione del settore edile e il meccanismo dello sconto in fattura e della cessione del credito. Sono due le richieste avanzate: la proroga della scadenza al 30 giugno legata agli edifici unifamiliari posseduti da soggetti con Isee superiore a 25 mila euro, che costituiscono un settore importantissimo dello stock edilizio e che deve essere effettuata senza il vincolo del riferimento stringente ed inattuabile dell’Isee (in molti casi già il solo possesso dell’abitazione fa superare la soglia dei 25 mila euro). La seconda richiesta riguarda invece la modifica della retroattività delle misure antifrode, messe in campo da Governo e Agenzia delle entrate.
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