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Elezioni comunali Veneto 2021: dove, quando, come si vota

Ecco tutte le cose da sapere prima di recarsi ai seggi domenica 3 e lunedì 4 ottobre. Le regole per esprimere le preferenze, gli orari, i documenti che bisogna avere con sé, le norme di tutela sanitaria contro la pandemia

Enrico Pucci
3 minuti di lettura

VENEZIA. Elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre 2021 in Veneto: una tornata che riguarda 84 Comuni, dei quali non fa parte alcun capoluogo di provincia. Il Comune più popoloso, fra quelli chiamati a rinnovare la propria amministrazione, è Chioggia, in provincia di Venezia, con 48mila abitanti. 

ELETTORI In tutto sono 559.348 gli aventi diritto al voto in questa tornata in Veneto, su una popolazione interessata di 657.354 residenti. 

ORARI Si vota in due giornate. Domenica seggi aperti dalle ore 7 alle 23, lunedì dalle 7 alle 15. L’eventuale turno di ballottaggio (possibile solo nei Comuni con più di 15mila abitanti) avrà luogo il 17 e 18 ottobre 2021. 

PER COSA SI VOTA Gli elettori sono chiamati ad eleggere il sindaco e il consiglio comunale (la cui composizione numerica varia in relazione al numero degli abitanti, nel nostro caso in Veneto, per i Comuni chiamati alle urne in questa tornata, da un minimo di 10 consiglieri per i Comuni fino a 3mila residenti a un massimo di 24 per quelli fra i 30mila e i 100mila abitanti). 

DOVE SI VOTA Come detto, sono 84 i Comuni chiamati alle urne: 10 con più di 15mila abitanti (Albignasego, Cittadella, Este in provincia di Padova; Conegliano, Montebelluna, Oderzo, Villorba in provincia di Treviso; Chioggia in provincia di Venezia; San Giovanni Lupatoto e Bovolone in provincia di Verona), 74 sotto questa soglia.

Guardando alle province, 23 Comuni in provincia di Verona, 14 in provincia di Padova (Albignasego, Arzergrande, Boara Pisani, Carmignano di Brenta, Cartura,Cittadella,Este, Grantorto, Montagnana, Montegrotto Terme, Noventa Padovana, Ospedaletto Euganeo, Rovolon, Vigodarzere), 12 in provincia di Vicenza, 11 in provincia di Venezia (Campolongo Maggiore, Caorle, Cavarzere, Chioggia, Dolo, Fiesso D'Artico, Fosso', Musile di Piave, Quarto D'Altino, San Michele al Tagliamento, Vigonovo), 8 in provincia di Rovigo, 8 in provincia di Treviso (Conegliano, Cordignano, Monfumo, Montebelluna, Oderzo, Portobuffolè, Villorba, Volpago del Montello), 8 in provincia di Belluno (Alano di Piave, Alpago, Lozzo di Cadore, Selva di Cadore, Sovramonte, Val di Zoldo, Vigo di Cadore, Voltago Agordino).

COME SI VOTA Il sindaco viene eletto direttamente dai cittadini. Il sistema elettorale varia però a seconda della dimensione del Comune.

Per i Comuni fino a 15mila abitanti vige il sistema maggioritario secco a un solo turno. Ogni candidato sindaco è collegato a una sola lista nella quale si sono presentati i candidati a consigliere comunale. È proclamato eletto sindaco il candidato che ha ottenuto il maggiore numero di voti validi. Alla lista che ha appoggiato il candidato sindaco eletto sono attribuiti i 2/3 dei seggi. I restanti seggi sono ripartiti proporzionalmente alle altre liste. Il voto si esprime tracciando una croce sul simbolo della lista (o anche sul nome del candidato sindaco). 

Nei Comuni con più di 15 mila abitanti è proclamato eletto sindaco il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (50% + un voto). Nel caso in cui nessun candidato a sindaco ottenga tale risultato, si procede ad un secondo turno di votazione (ballottaggio), da effettuarsi la seconda domenica successiva, tra i due candidati a sindaco che hanno ottenuto il maggiore numero di voti validi nel primo turno di votazione. Al ballottaggio è proclamato eletto sindaco il candidato che ottiene il maggiore numero di voti validi. In questi Comuni maggiori il candidato sindaco può essere collegato a più liste (coalizione).

Il voto al candidato sindaco si esprime tracciando un segno sul contrassegno di lista preferito; il voto si intende attribuito alla lista e al candidato sindaco collegato. Oppure si può tracciare un segno sul nominativo del candidato alla carica di sindaco prescelto o sul rettangolo che lo contiene. Non scegliendo alcuna lista collegata,

il voto è attribuito solo al candidato sindaco prescelto. Si può anche tracciare un segno sia sul nome del candidato sindaco che sul simbolo di una lista. Infine vale anche il voto disgiunto (vedi più sotto, ndr)

Per l’attribuzione dei seggi, vige il sistema maggioritario corretto con premio di maggioranza. Il 60% dei seggi viene assegnato alla lista o al gruppo di liste che hanno appoggiato il candidato sindaco eletto al primo turno, nel caso in cui abbiano ottenuto almeno il 40% dei voti validi e nessun’altra lista o gruppo di liste collegate abbia superato il 50% dei voti validi. Oppure il 60% dei seggi nel caso di elezione del sindaco al turno di ballottaggio, sempre che nessun’altra lista o altro gruppo di liste, al primo turno, abbia superato il 50% dei voti validi.

I restanti seggi sono ripartiti proporzionalmente alle altre liste. 

VOTO DISGIUNTO E’ ammesso solo nei Comuni con più di 15mila abitanti. Significa che in questo caso si può votare per un candidato sindaco e anche per una lista a lui non collegata. Nei Comuni minori, il voto dato al candidsato sindaco è automaticamente riferito anche alla sua lista. 

PREFERENZE AI CANDIDATI AL CONSIGLIO Ogni elettore può poi esprimere una o più preferenze per i candidati al consiglio comunale. Nei Comuni fino a 4.999 abitanti si può esprimere una sola preferenza scrivendo il cognome del candidato consigliere nell’apposito spazio accanto al simbolo della lista del sindaco. Nei Comuni con 5mila o più abitanti, due preferenze, ma devono essere riferite a candidato di sesso diverso (un uomo e una donna, sempre scrivendo il cognome). 

COSA PORTARE CON SE’ Bisogna ricordarsi di portare con sé la propria tessera elettorale e un documento di identificazione. In caso di smarrimento della stessa, bisogni chiederne una nuova all’Ufficio elettorale del proprio Comune. 

NORME RELATIVE AL COVID Per andare a votare non è necessario essere provvisti di Green pass. E’ invece obbligatorio l’uso della mascherina, sia da parte di chi vota che da parte di chi sta al seggio. 

LO SCRUTINIO Le operazioni di scrutinio avranno inizio subito dopo la chiusura della votazione del lunedì. 

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