VENEZIA. Sono state ripartite, a livello nazionale, le prime quote di profughi afghani che saranno assegnate alle singole regioni. Nelle prime due tranche destinate al Veneto arriveranno 41 e 46 rifugiati. Si tratta sia di nuclei familiari che di singole persone.
A fine mese cominceranno ad arrivare sul territorio i primi afghani che in queste ore stanno lasciando il loro paese. Anche nelle Prefetture del Veneto si stanno organizzando per accoglierli. In questo momento il ministero dell’Interno ha deciso che i rifugiati siano inseriti nel sistema di accoglienza destinato ai richiedenti asilo per motivi umanitari e politici. Questo perché oltre all’accoglienza stretta viene organizzato anche un programma di inserimento. Per il momento si tratta, in gran parte, di collaboratori degli italiani che hanno lavorato come diplomatici o militari in Afghanistan. Ma anche collaboratori delle varie ong. A questi si aggiungono perseguitati come donne, giornalisti e politici, che il Governo italiano ha messo sotto la propria ala protettrice.
La sistemazione inizierà a fine mese, in quanto chi arriva deve rimanere una decina di giorni in quarantena per le misure anti covid 19. Da considerare poi il fatto che molte di queste persone hanno parenti in Italia e in Europa e altri ancora in altri paesi occidentali, quasi sicuramente preferiranno raggiungerli se non subito in un secondo momento. Comunque nelle Prefetture si stanno organizzando per la sistemazione. E questo è solo il primo step della messa a punto della macchina accoglienza che nei prossimi mesi rischia di essere a messa a dura prova con quello che appare l’inizio di una nuova diaspora afghana.
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