Fausto Pinarello: vi racconto i segreti della Bolide HR, la bici con cui abbiamo preso l’oro dell’inseguimento a squadre
Tokyo 2020, il presidente esecutivo del marchio che ha trionfato con il quartetto di Ganna: ««Per Parigi ’24 progetteremo un nuovo modello». Ecco la bici che, nel complesso, vale 23mila euro: 9.500 per il solo telaio in carbonio e 10mila per il manubrio
Mattia ToffolettoTREVISO. A volte il trionfo può accompagnarsi a una buona dose di scaramanzia. Fausto Pinarello, executive president dell’omonimo marchio di bici, ha scelto volutamente di godersi dal mare l’impresa del quartetto azzurro.
«Ero in Sardegna quando Elia Viviani vinse a Rio, così ho deciso di programmare le vacanze nei giorni dell’Olimpiade», esordisce, «Stavolta l’inseguimento a squadre me lo sono goduto dalla Corsica. Con il tablet, in barca. E da solo, in religioso silenzio. Mi sono commosso, ci ho messo un po’ a realizzare. E sapete da chi mi è arrivato il primo messaggio? Viviani. Ora aspettiamo lui».

Fausto Pinarello, presidente esecutivo
Filippo Ganna e compagni hanno fruttato alle “Ferrari” del ciclismo, pardon le Pinarello, un titolo inedito: mai l’azienda di Fontane aveva conquistato l’oro olimpico nell’inseguimento a squadre. E se si aggiunge il successo nella prova in linea a Tokyo con Richard Carapaz e la conquista del Giro con Egan Bernal, si può ritenere il 2021 dell’azienda trevigiana fra i migliori di sempre.

Pinarello con Egan Bernal, vincitore del Tour de France
Un exploit che ha viaggiato alle velocità altissime della Bolide HR, lo stesso modello che nel 2015 portò Wiggins al record dell’Ora. Una bici che, nel complesso, vale 23mila euro: 9.500 per il solo telaio in carbonio e 10mila per il manubrio Most in titanio sinterizzato. A proposito: i manubri sono stati prodotti con stampante 3D, l’azienda li ha costruiti sulla morfologia di ciascun atleta. Quanto alla verniciatura, si è optato, solo per le Olimpiadi, per la colorazione cromata Ego Blu. «Conosco il cittì Marco Villa da 30 anni, la Pinarello è legata alla pista azzurra dal ’94», ricorda il manager, «Un’impresa che parte da lontano. Le nostre bici hanno fatto la differenza, ma per farle correre ci vuole il… “motore”. E quello dei nostri ragazzi viaggia fortissimo: Ganna è la locomotiva, atleta fuori categoria e di straordinaria generosità; Lamon è il metronomo, Consonni il regolatore, Milan il futuro».
Tokyo 2020, da Ganna a Milan: chi è il quartetto che ha vinto l'oro nel ciclismo su pista
Ma il brand trevigiano guarda oltre: il modello che ha trionfato a Tokyo andrà in pensione dopo i Giochi. «Per Parigi ’24 ne progetteremo uno nuovo», conferma Pinarello. Il segreto delle bici più veloci al mondo? «Passione, volontà di migliorarsi sempre, cura dei dettagli», sintetizza. Ed è un titolo che vale doppio: il Giappone è il secondo mercato, pari al 12% del fatturato, arrivato a giugno 2021 a 65 milioni. Ma non si scordi Diego Bragato, 35enne di Motta di Livenza. Fa il preparatore di Ganna e soci, ma il numero ristretto di pass (norme anti-Covid) l’ha trattenuto in Italia. Ha seguito la finale al velodromo di Montichiari, dove si sta occupando dei test delle Nazionali giovanili.
«Si è chiuso un ciclo di lavoro durato anni, considerate che i quattro ragazzi sono con noi da quando erano Juniores. La forza vera è stata lo spirito di squadra», rimarca Bragato.
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