Chiedilo a Zaia, le risposte del governatore ai nostri lettori sul Coronavirus in Veneto, seconda ondata
Il piano dei vaccini, il rientro a scuola e il trasporto scolastico, le pressioni sugli ospedali, la partita dei ristori: ecco le indicazioni sui temi più caldi del momento

Quasi ogni giorno, da inizio pandemia, il governatore del Veneto tiene una conferenza stampa in cui fa il punto della situazione. Ai giornalisti viene data ovviamente la possibilità di porre domande, ma voi cosa vorreste sapere? Segnalateci la vostra domanda, incroceremo i dati e troveremo le più interessanti.
Abbiamo lanciato un piccolissimo questionario nel quale siete invitati a fare la vostra domanda dopo avere indicato le vostre generalità e aver accettato la normativa sulla privacy.
Qui sotto, le risposte del governatore. Alcune domande sono state raggruppate per argomento simile. Altre hanno per così dire un indirizzo sbagaliato, sono cioè quesiti che andrebbero rivolti ad altri soggetti: dal governo alla protezione civile nazionale, dall'Istituto superiore di sanità agli scienziati accreditati
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VACCINI
Le badanti vorrebbero essere vaccinate cosa possono fare?
Non rientrano per ora in nessuna fattispecie tra quelle previste, abbiamo chiesto al Commissario e al ministero dove inserire queste categorie. Andrebbero inserite prima ma ci atteniamo alle linee guida.
Perché si inizia a vaccinare dalla classe ‘41 e non dai più anziani?
Perché hanno più relazioni rispetto a chi è più anziano. Più elevata d’età e meno relazioni sociali ci sono. L’hanno deciso gli esperti e non i politici.
In merito ai vaccini che la Regione Veneto potrebbe acquistare, ci sono novità?
Per ora non parlo, speriamo che ce li regalino, meglio non mettere limiti alla provvidenza.
Le persone fragili ma giovani, quando verranno vaccinate?
Da lunedì partiamo con gli over 80, attendiamo per loro l’indicazione che ci deve dare Arcuri.
Seconde dosi di vaccino, ci segnalano reazioni serie con febbre alta e malessere diffuso, le risulta?
Qualsiasi reazione viene segnalata, a noi non risulta.
I cittadini iscritti all’Aire come devono comportarsi con la vaccinazione?
Io credo che se sono in Italia devono essere vaccinati qui da noi. Altrimenti devono sottoporsi al vaccino dove risiedono.
Come continuerà la vaccinazione dal 26 aprile?
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ZONE ROSSE ARANCIONI E GIALLE
Il Pd chiede che lei adotti una zona rossa per il Veneto già dall’11 gennaio, a fronte di ristori sicuri lo farebbe?
“Sarà l’Iss a decidere, questa non può essere una scelta politica. Queste scelte le fanno i tecnici, il mondo della scienza ci dice cosa dobbiamo fare. Da un dibattito scientifico non si deve passare ad un dibattito politico. Sarebbe un errore”. (8 gennaio 2021).
Sui ristori vi è stato dato un timing?
"Da parte del governo ci è stato detto che saranno immediati. Ci sarà un decreto ad hoc in concomitanza con il prossimo Dpcm".
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VACCINI
Esiste un cronoprogramma della Regione Veneto sui vaccini?
"La nostra macchina della sanità è in grado di fare due milioni di vaccini al mese, quindi in quattro mesi potremmo vaccinare tutti i veneti. Però tutto dipende dalle forniture. Altrimenti dovremmo comunque concludere la campagna entro fine settembre".
Sui vaccini c’è l’ipotesi di farli anche di notte è vero?
“Siamo pronti con l’H24, ma per farli ci vogliono i vaccini. Attualmente siamo in grado di eseguire 7 mila vaccini al giorno con la fornitura che abbiamo. Abbiamo già ipotizzato di usare fiere e palestre. Ma ci servono i vaccini”.
Ci sono state finora reazioni avverse al vaccino in Veneto?
"Non ci risulta".
Cosa pensa di quegli operatori sanitari che non accettano di vaccinarsi?
"La vaccinazione non è obbligatoria, chiaro che l'adesione alla campagna è un segno di sensibilità verso il prossimo. Siamo comuque soddisfatti dell'adesione raggiunta fra il personale sanitario, che supera l'imminità di gregge. Se fosse più alta sarebbe ancora meglio".
Otto varianti del virus, il vaccino è valido?
“Le varianti venete non sono state catalogate a livello nazionale. Ci preoccupa molto la variante inglese che potrebbe averci impestato. E’ assodato che il virus che c’è adesso non è lo stesso di marzo, è molto più contagioso”.
Chi vive all’estero per alcuni mesi all’anno sarà vaccinato in Italia?
“Certo che si, ma quando sarà il proprio turno in base all’età anagrafica. Ci mancherebbe, sono cittadini italiani e veneti”.
Ci sarà una priorità per i pazienti oncologici?
"Sì, quando inizieremo con gli over 80 abbiamo inserito anche i pazienti oncologici. In base a una prima stima si parla di circa 11 mila persone in Veneto".
Dare più vaccini alle Regioni che sono più efficienti?
"C'è un tema che è quello della redistribuzione solidale dei vaccini: chi ha in magazzino dosi che non riesce magari a somministrare le ceda a chi non ne ha più e sarebbe invece pronto a farle".
L'immunologa Antonella Viola propone che il Veneto produca i vaccini su licenza mediante nostre aziende: fattibile?
"Sarebbe interessante, magari ne vien fuori un vaccino che funziona anche di più. Trovo strano che industriali come i nostri, sempre attenti a ogni opportunità, non l'abbiano colta, se possibile. Noi come Regione siamo pronti a dare una mano a Pfizer, anche con la nostra finanziaria".
Ma il Veneto non può acquistare da sé i vaccini?
"No, il contratto è nazionale".
Come sta andando l'influenza stagionale?
"Sembra sparita. Ho letto sulla stampa straniera anche articoli che parlano di una possibile competizione fra i virus. Poi tenete conto che abbiamo fatto il doppio di vaccinazioni contro l'influenza rispetto agli altri anni. Un milione e 400 mila contro 800mila".
Gli informatori scientifici chiedono di essere vaccinati, si può?
“Stiamo procedendo con delle priorità, a seguire sono categorie che verranno vaccinate, si tratta di un accordo nazionale. Ce lo chiedono anche gli odontoiatri e altri professionisti. Procederemo appena possibile”.
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OSPEDALI
Libera professioni e visite private quando vengono aperte?
“C’è molta richiesta, per ora non riapre la libera professione. Ci prendiamo una settimana per vedere come procede la situazione contagi e di pressione negli ospedali e decideremo”.
Com’è la situazione negli ospedali?
“Il saldo tra i nuovi ricoveri e i dimessi è di meno 50 pazienti al giorno. La provincia messa peggio nei ricoveri ordinari è Treviso, quella messa peggio nei ricoveri in terapia intensiva è Verona. Quella messa meglio in generale è Rovigo”
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TAMPONI IN FARMACIA
Quante Farmacie stanno facendo i tamponi?
“Circa 80 farmacie (su 1.400) stanno eseguendo i tamponi ma si tratta di un dato parziale, tra pochi giorni avremo il dato preciso visto che mancano i dati dell’Usl di Verona”. (8 gen 2021)
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PERCHE' TUTTI QUESTI MORTI?
Come valuta l'alto numero di decessi in Veneto? Qual è il motivo? (Giovanni, Vittorio Veneto)
“La parte finale dell'infezione purtroppo si chiude con la mortalità, noi abbiamo un'età media dei ricoverati superiore agli 80 anni. Il mancato distanziamento sociale pesa su questo dato e molti sono pazienti delle case di riposo”.
I morti e i ricoverati in Veneto a differenza delle altre regioni sono decisamente troppi, non è che è stata colpa della zona gialla?
“Non può essere una colpa gestire il contact tracing meglio rispetto ad altre regioni, dove non si fa il tampone nemmeno ai familiari. Piemonte e Lombardia, per fare due esempi, sono partiti 15 giorni prima di noi con la curva. Se avessimo fatto il lockdown come a marzo avremo le curve tornate alla normalità. Meno male che arriva il vaccino perché pensare di fare un altro anno o due in questa situazione è spaventoso. Anche dopo le immagini che ho visto di affollamento domenica ad Asiago”.
Come si spiega il numero dei decessi così alto in Veneto?
“E’ un numero che condividiamo con le altre regioni, molte hanno avuto una mortalità più alto della nostra. Il numero dei morti non determina la qualità della sanità. Noi non abbiamo lasciato nessun paziente per strada”.
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VACCINO ANTI-COVID PER QUANTI?
Che tipo di adesione si aspetta per quanto riguarda i vaccini anti-Covid in Veneto? (Giuliana, San Donà)
“Non lo so. È corretto che parlino gli addetti ai lavori, noi abbiamo il professor Palù, che ha prodotto dei vaccini in passato. La campagna mediatica a tal proposito dovrà essere rigorosa e dare informazioni complete. I dubbi dei cittadini dovranno essere risolti. Io ho studiato all'Università i vaccini e mi ricordo che nella prima lezione il professore ci ha detto: “Il vaccino è la scelta di una comunità di convivere con la malattia”. Noi infatti iniettiamo la malattia, un virus attenuato, morto, che mi dà una risposta anticorpale senza farmi ammalare, quindi crea le difese per il futuro. Deve essere volontario e avremo il passaporto vaccinale. Verrà iscritto nell'anagrafe vaccinale. Anche l'Oms interverrà a tal proposito”.
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SCUOLE, POSITIVI E TAMPONI
Il sistema di tamponi rapidi nelle scuole per testare le classi in presenza di un positivo sta procedendo senza intoppi o è vero che ci sono ritardi e mancano fondi per questa attività? (Romina da Venezia)
“I fondi ci sono e i tamponi rapidi nelle scuole sono per noi fondamentali. L’efficienza del personale impegnato è al 100 per cento. Certo che la mole di lavoro deve fare i conti con una macchina fatta di uomini e donne. Facciamo 61 mila tamponi al giorno e, pertanto, viste le richieste, possono verificarsi delle attese”.
In merito alla scuola c’è la protesta degli studenti, cosa prevede per il futuro delle lezioni?
“La politica non decide nulla, lo fanno gli scienziati e hanno deciso di proseguire con la Dad. Non accetto che si dica che la scuola è chiusa per il nodo trasporti. Noi siamo pronti e lo eravamo”.
Come valuta il ricorso per la riapertura delle scuole?
"E' legittimo in una democrazia, ma io dico due cose: da un lato abbiamo garantito il diritto allo studio con la didattica a distanza, dall'altro c'è un diritto insindacabile che è quello alla salute. E noi abbiamo tanti genitori che ci chiedono di tutelare la salute. Ci rimettiamo alla decisione del Tar".
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RISTORI
Come dovrebbero essere i ristori per le categorie?
“Servono incentivi per bar, ristoranti e anche per i negozi che non possono avere clienti da fuori comune. Il grido di dolore delle imprese è comprensibile. Noi abbiamo scelto di non chiedere oltre un miliardo di tasse. Sappiamo che molte imprese non hanno ancora ricevuto ristori, il loro grido d’allarme è comprensibile.”
Cosa pensa delle iniziative di protesta annunciate dagli esercenti in Veneto?
«Non sono scandalizzato dalle proteste delle categorie, mi metto nei panni di questi operatori, non solo bar e ristoranti ma anche palestre e altri negozi che lavorano di mobilità. Queste proteste nascono dal fatto che se i ristori ci fossero in tempo reale nessuno penserebbe di riaprire. Spero si concluda questa partita, il Governo ci ha assicurato di fare i ristori parallelamente con i Dpcm, il parlamento non avrebbe remore a votare. Non chiedono la luna ma di poter tenere vive le loro aziende, avere soldi per un pezzo di pane, e per i loro dipendenti. Auspico comunque che qualunque forma sia rispettosa delle regole della sanità. Protestare è un diritto, anche per quelli che vengono sotto casa mia, ma bisogna fare in modo che non si trasformi in contagio»
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SANITA': VISITE IN LIBERA PROFESSIONE
In ospedale sono consentite le visite in libera professione in ambito ostetrico/materno infantile. Di fatto prendi appuntamento, ma viene cancellato il giorno prima lasciando le donne gravide senza medico. Una donna in gravidanza può farsi seguire dal suo medico e fare le visite di controllo, o no? (Marika)
“Per ora sono le prestazioni in libera professione sono tutte bloccate. Stiamo lavorando per riattivare quelle materno-infantili. E’ un caso aperto che contiamo di chiudere per metà della prossima settimana, consentendo alle future mamme di essere seguite dal medico che scelgono”
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TEST RAPIDI E TAMPONI FAI-DA-TE
Dove si faranno prossimamente i test rapidi, oltre ai luoghi attuali? (Nicola, Maerne)
"Molto presto i test rapidi verranno eseguiti in farmacia"
Quanti tamponi hanno fatto i medici di base? (Morena, Feltre)
“Fino ad ora ne hanno fatti 88 mila dal 12 novembre. Oltre la metà dei medici di base ha aderito”.
È passato un mese dall'avvio della sperimentazione per i tamponi fai da te com'è la situazione? (Nicola, Cittadella)
“Si stanno attivando tutti i comitati etici provinciali, la procedura sta andando avanti con le sperimentazioni. Il professor Rigoli spera di chiudere questa partita nel giro di una settimana. Considerate che a livello nazionale sembra che non importi nulla a nessuno dei tamponi fai da te. Negli Stati Uniti hanno già autorizzato il test fai da te, che quindi se arriva da là si può utilizzare.”
Quando i tamponi fai da te saranno reperibili nelle farmacie?
“È difficile dirlo, ipotizziamo la validazione in una decina di giorni. Poi dipenderà da Roma”.
SITUAZIONE CASE DI RIPOSO
Allarme case di riposo, c’è una disperazione tra gli ospiti che si sentono abbandonati dalle famiglie, che tempi si prevedono per il ritorno alla normalità?
“Qualche casa di riposo fa entrare i famigliari, altre fanno la stanza degli abbracci. Dipende da quanto è presente il virus. La situazione sta migliorando. Speriamo di poter riaprire con più tranquillità”
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CONTAGI, CONTATTI CON POSITIVI E QUARANTENA
Sono stata al bar con un’amica, abbiamo chiacchierato per tre quarti d’ora. Cinque giorni dopo lei ha scoperto di essere positiva. Mi sono messa in quarantena e poi mi sono rivolta al mio medico per sottopormi a un tampone che mi è stato negato. Comportamento corretto?” (Francesca di Mestre)
“Premetto: non sono un medico. Come responsabile della sanità pubblica posso dire che l’isolamento fiduciario è pratica corretta. Vista la durata del contatto, forse si poteva somministrare un tampone rapido. Se la signora, ad esempio, avesse scaricato l’app Immuni avrebbe ricevuto un alert. Meglio una precauzione in più che una in meno. Comunque non mi sostituisco al medico”.
Sono previste o auspicabili ulteriori restrizioni per abbassare la curva dei contagi? (Annalisa, Vicenza)
“Le restrizioni vengono decise dai vertici sanitari nazionali e non dal circolo della scopa. Il Veneto in base ai dati anche di questi giorni viene ritenuto in area gialla. Quindi restiamo dove siamo, anche perché il passo superiore che non decidiamo noi, sarebbe quello di chiudere i confini comunali o di passare al lockdown”.
Capita che una persona risulti positiva e che dopo 21 giorni venga autorizzata a uscire e tornare al lavoro, perché si dice si è negativizzata oppure perché la sua carica virale è così bassa che non è considerata più contagiosa dalle autorità sanitarie. Molti luoghi di lavoro chiedono un certificato di negatività, ma magari uno è ancora positivo ma la stessa autorità sanitaria ci dice che non siamo più contagiosi.
Il ministero prevede che se un soggetto resta positivo per 21 giorni al 21° se è asintomatico da almeno tre giorni, anche se il test risulta positivo, il soggetto non è più contagioso. Quindi può tornare al lavoro. Il problema: 1) Gli ultimi Dpcm non si sono allineati con questa circolare ministeriale. I datori di lavoro hanno interpretato il Dpcm di valore legale superiore alla circolare. Noi abbiamo fatto presenta il problema. Il minitero si è impegnato ad allineare il Dpcm, quindi pur in presenza di test positivo, dopo 21 giorni e asintomativo, possa rientrare in comunità. A giorni sarà risolto. (Dottoressa Russo)
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VACCINI ANTINFLUENZALI IN RITARDO
Sono un’anziana e sto aspettando il vaccino antinfluenzale. Per quanto ancora? (Gianna da Mira)
“L’attesa è legata alla mancanza di vaccini sul mercato. Stiamo aspettando una nuova disponibilità di dosi e poi provvederemo alla distribuzione. Per noi anche questa campagna vaccinale è un’assoluta priorità”.
Qual è la situazione sulla vaccinazione?
“Abbiamo comprato il vaccino per primi, 1,3 milioni di dosi, più altre 50.000 dosi, più altre 3.000 ancora e ringraziamo anche i farmacisti che ci hanno ceduto le 30 mila dosi che noi avevamo riservato a loro, però la verità è che sul mercato non ce n'è”.
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LE REGOLE DEL COMMERCIO
Cosa cambia da oggi (4 dicembre) nelle aperture commerciali? (Piero da Cittadella)
“Decaduta la nostra ordinanza regionale, vale quanto previsto dal decreto del presidente del consiglio. E dunque negozi aperti fino alle 21, con la chiusura nei giorni festivi e prefestivi dei soli centri e parchi commerciali. Restano aperte anche le medie e grandi strutture di vendita. Bar e ristoranti hanno l’obbligo di abbassare le serrande alle 18. Decade anche il divieto di passeggiare nei centri storici e nelle località di mare e montagna solitamente molto frequentate. Resta valido il mio invito a usare il buon senso ed evitare assembramenti”.
I BAR NEI CENTRI COMMERCIALI
Ma i bar possono restare aperti nei centri commerciali chiusi? Come è possibile? (Alcide, Mestre)
"Rimangono aperti anche nei giorni di chiusura del centro commerciale dal momento che la chiusura riguarda “gli esercizi commerciali” mentre i bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie sono regolati come servizi di ristorazione, oggetto di disposizione diversa da quella sugli esercizi commerciali.
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LA MONTAGNA VIETATA
Quando pensa potrà partire la stagione dello sci?
"Ho la sensazione che la data del 18 gennaio verrà ulteriormente procrastinata e se a questo punto si andrà a febbraio la stagione è compromessa. Questo è una tragedia per la montagna veneta".
Ma il divieto di sciare vale anche per il fondo? O quello si può praticare? (Giovanna, San Vito Cadore
"La pratica amatoriale dello sci di fondo e di sci alpinismo, non implicanti uso di impianti di trasporto, non è vietata; sono chiusi gli “impianti” dei comprensori sciistici, intendendosi per tali gli impianti di trasporto di persone ma l’attività motoria e sportiva è ammessa all’aria aperta, anche in aree attrezzate, e nel rispetto del distanziamento di m. 2. Lo sci di fondo può quindi essere praticato anche sulle scie appositamente tracciate con mezzi meccanici".
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SPA E WELLNESS
C’è un segmento, quello delle Spa e centri benessere, che è stato chiuso. Queste imprese chiedono di dire al governo di non fare di ogni erba un fascio. Ci sono strutture che hanno investito pesantemente in sicurezza e che chiedono di non essere dimenticate, come tante altre categorie per la verità.
Sono arrivate molte segnalazioni e le abbiamo passate al nostro Dipartimento di prevenzione. Noi abbiamo il tavolo di coordinamento con le altre regione che si sono occupate di questo per le linee guida. In questo momento stiamo lavorando per la riapertura delle scuole, con linee guida che devono essere pronte per la riapertura del 7 gennaio. Porremo comunque la tematica anche di queste imprese, come per le palestre e le piscine. (Assessora Lanzarin)
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TRASPORTO AEREO
Ho già acquistato un biglietto aereo per Berlino per il 22 dicembre. Devo raggiungere mia figlia che lì vive. Posso partire? (Salvo da Treviso)
“In questo caso di tratta di uscire dai confini regionali. Se c’è una valida motivazione (lavoro, salute, ….) non ci sono motivi per impedire il viaggio. Sono molti i cittadini che ci stanno ponendo questo quesito, avendo già in mano il biglietto aereo. Porremo la questione direttamente alla Protezione civile nazionale per avere una risposta autentica”.
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FUMO IN STRADA
Ci sono limitazioni per il fumo in strada?(Pietro da Padova)
“Non esiste un divieto a fumare in strada, salvo in alcuni comuni dove sono state deliberate speciali limitazioni o indicate zone in cui è concesso fumare. Vale quanto regolamenta il Dpcm: una distanza di due metri dagli altri. Il problema è sempre lo stesso: per fumare ci si abbassa la mascherina e si espone se stessi e chi ci sta vicino al rischio di contagio. Ci lasciamo impressionare dalla nube di fumo. Ecco, tenete presente che il fumo non fa altro che marcare il vapor acqueo, il famoso droplet, e la sua diffusione”.
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Qual è il ruolo della Regione nella programmazione del rientro a scuola con relativo problema trasporti? (Marta da Conegliano)
“Il presidente della Regione è chiamato a intervenire, e decidere, solo se il tavolo convocato da prefetto con la partecipazione di assessore ai trasporti, sindaci, ufficio scolastico regionale non arriva a una soluzione sul tema degli orari e dei trasporti. Così ha stabilito il Governo”.
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LE REGOLE SOTTO NATALE
Chi controllerà gli spostamenti di Natale? (Giovanni da Mestre)
“Non certo la Regione. Ci viene imposto un divieto ‘forte’. E’ vero, però, che vedere piazze piene per gli auguri e magari case vuote perché non ci si può spostare da un comune all’altro per raggiungere i propri cari rischia di essere una una contraddizione che susciterà giustamente reazioni. Ribadisco quello che sto dicendo da settimane: vanno scoraggiati gli assembramenti”.
C'è qualche novità nella possibilità di uscire dal comune per passare qualche ora con i parenti a Natale? (Natalino, Rovigo)
“Per ora l'apertura del governo è pari a zero. Non ci sentono.”.
Come si dovranno comportare le corali in questo periodo natalizio? (Franca, Treviso)
“Tutti gli organismi internazionali sanitari ci hanno detto che grandi strumenti di diffusione del virus sono stati gli strumenti a fiato e i cori. Se vogliamo farci male organizziamo i cori a tutte le ore”.
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LA SPESA DEGLI ANZIANI
Sono un’anziana ho difficoltà ad andare a fare la spesa da sola e non posso mandare mio marito perché si dimentica tutto. Ci è stato impedito di entrare insieme nel negozio. Come possiamo fare? (Pina da Belluno)
“Qui serve il buon senso e non una certificazione: le persone in difficoltà possono essere accompagnate”
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SATURIMETRI PER CIECHI
È in corso la distribuzione dei saturimetri. I non vedenti chiedono i saturimetri “parlanti”, che emettono un suono. Per loro è fondamentale...
Hanno ragione, daremo disposizione ad Azienda zero di acquistare scorte di questi dispositivi. (Assessora Lanzarin)
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