Il Pd sostiene Lorenzoni e attacca «L’Italia è salva senza i sovranisti»
Stefano lepri e la legge sull’assegno unico per i figli
Roberto Rafaschieri
PADOVA
Rinforzi da Roma per lo sprint finale della campagna elettorale del Partito democratico. Per sostenere la candidatura di Arturo Lorenzoni, ancora ricoverato per Covid in ospedale, il deputato Pd Stefano Lepri, già assessore a Torino tra gli anni Novanta e Duemila e poi consigliere regionale in Piemonte, ieri a Padova assieme ai candidati in consiglio regionale Alessandro Bisato e Cecilia Alfier: «Sono due ottimi esempi del tipo di competenze che mettiamo in campo» afferma Lepri «quelle di chi ha esperienza come amministratore locale. Allo stesso modo il nostro candidato presidente Lorenzoni, per la dimostrazione di competenza che ha dato a Padova, può garantire tutta l’autorevolezza che manca alla leadership di Zaia, che si è dimostrato più abile a raccogliere consensi che bravo a governare».
Ma la vera garanzia offerta dal Pd, secondo Lepri, è quella di chi ha saputo governare il Paese nella crisi sanitaria ed economica causata dalla pandemia. «Siamo il partito che nel 2019 ha salvato l’Italia dal pericolo di diventare una nazione sovranista senza prospettive, con un grande atto di responsabilità. In questo periodo difficile abbiamo dimostrato di saper governare bene, facendo sì che l’Italia affrontasse la pandemia meglio di molti altri paesi. È grazie a noi che l’Europa si è unita nella difficoltà come mai prima d’ora, permettendoci di ottenere 200 miliardi di risorse aggiuntive che con il centrodestra al governo non avremmo mai ottenuto».
Anche in Veneto, quindi, la scelta è tra chi ha dimostrato di saper governare e «chi diceva che la mascherina non serviva, negando l’esigenza di una strategia ferrea. Il Veneto, che è una regione così laboriosa e capace di essere una locomotiva per il Paese, dovrebbe riflettere prima di affidarsi a un centrodestra, che significa Lega, così poco attento all’interesse collettivo».
Una sfida sicuramente non facile, quella a Luca Zaia, che però non è ancora persa: «Gli indecisi sono ancora molti, continuiamo a lavorare porta a porta anche questa settimana per proporre un cambiamento, un nuovo che si propone con serietà e responsabilità. Se perderemo porteremo comunque tanta esperienza con i nostri amministratori locali, e faremo la nostra parte».
Lepri è principale promotore della riforma sull’assegno unico per i figli a carico, che - se approvato - da gennaio sostituirà e potenzierà tutte le varie agevolazioni attualmente esistenti per le famiglie con figli. «È un altro merito del Pd» sostiene il parlamentare «una riforma che ho definito epocale, paragonabile all’istituzione del Sistema sanitario nazionale. L’obiettivo è quello di fermare la cronica denatalità del Paese, garantendo un sostegno economico fisso a tutti i genitori, ogni mese. Una leva che si è dimostrata efficace nei paesi in cui è stata adottata. Si tratta di una legge che ha riscosso il consenso di tutto il Parlamento, il che la dice lunga sulla sua importanza e completezza. A ottobre prevediamo di approvare la riforma anche in Senato, e da lì inizieranno già i lavori per trovare i fondi necessari – tra i 7 e i 10 miliardi – da inserire nella prossima Legge di bilancio». —
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