Coronavirus, riunita l'Unità di crisi a Marghera
Zaia è al Centro regionale della Protezione Civile del Veneto per coordinare l'emergenza anche in videoconferenza con il ministro della Salute Roberto Speranza e il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli

VENEZIA. Il presidente del Veneto, Luca Zaia, conferma un terzo caso di coronavirus in Veneto. «È confermato il caso di un uomo di 67 anni che è ricoverato ora in terapia intensiva a Padova. Adesso arriveranno anche i test sui familiari degli altri due pazienti, uno dei quali, purtroppo, è deceduto».
«Questo ultimo caso è un altro caso che fa 'scuolà - ha rilevato - perché non c'è alcun contatto da portatore primario e quindi si può dire che questi tre casi che il virus é ubiquitario come accade per la sindrome influenzale che non si sa da chi la si è presa».
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«Immagino che avendo casi di questo tipo senza contatto e senza caratteristiche di pazienti sospetti - conclude - dia dimostrazione che avere altri casi di contagio sia assolutamente possibile visto che sarebbero dei contagi avvenuti fortuitamente».
Zaia è al Centro regionale della Protezione Civile del Veneto per coordinare l'emergenza anche in videoconferenza con il ministro della Salute Roberto Speranza e il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli.
Il ministro: non è escluso l'isolamento: «Verificheremo in questa riunione che, ovviamente, sarà fatta in coesione con il ministro della Salute Roberto Speranza e la Regione Veneto, e faremo tutto il possibile su ciò che c'è da fare, in via precauzionale, compreso l'isolamento.
Tutte le azioni sono al momento messe in opera e siamo fiduciosi di riuscire a contenere la diffusione anche attraverso uno screening preventivo».
Così il ministro per i Rapporti col Parlamento Federico D'Inca, a Marghera per partecipare al summit col presidente del Veneto, Luca Zaia, dopo i primi casi del coronavirus nella regione.
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