MONTEBELLUNA. «Se vogliono effettivamente dare i rimborsi ai risparmiatori truffati delle ex popolari venete ripartano dalla 205». A dirlo non sono solo gli esponenti del Pd che quella legge l’avevano ispirata, non è solo il segretario regionale Alessandro Bisato, ma lo dicono anche i rappresentanti di Codacons, Adusbef, Adiconsum. È stata la risposta che da Montebelluna hanno mandato a Vicenza, dove erano andati Di Maio e Salvini.
«A fare promesse che si riveleranno poi solo propaganda – dicono gli esponenti del Pd– perché quei soldi, se arriveranno con le modalità che dicono, rischiano poi di essere restituiti da chi li ha avuti come avvenuto con le quote latte». Già, la 205, nota come Legge “Puppato-Santini”, tradotta dall’ex sottosegretario Baretta in decreto ai tempi del governo Gentiloni e lasciato cadere dal successivo governo gialloverde. «560 soci sono stati ristorati con quella Legge –dice Laura Puppato– certo erano 100 milioni, a cui si aggiungevano 150 milioni del fondo interbancario e i 100 milioni che metteva Banca Intesa, ma prevedeva ristoro totale per i truffati in base ad un arbitrato dell’Anac e secondo un elenco di priorità a chi ne aveva diritto. Certo inizialmente erano pochi soldi, ma potevano venire rifinanziati con la successiva finanziaria. Invece questi dicono di mettere 1 miliardo e mezzo, promettono ristori a tutti nella misura del 30% fino a un massimo di 100mila euro e a vagliare tutto una commissione governativa retribuita dal fondo per i risparmiatori. Ma come possono pensare che soci storici con milioni di euro in azioni fossero dei truffati?» .
«Hanno voluto azzerare tutto e ripartire in spregio a tutte le regole – aggiunge Giorgio Santini– all’Europa che chiede il rispetto delle regole dicono il classico “me ne frego” , così se arriveranno a dare dei rimborsi col loro sistema andrà a finire che l’Ue chiederà la restituzione dei soldi a chi li ha ricevuti come avvenuto con le quote latte. La nostra proposta era in linea con le regole europee perché prevedeva il giudizio di una parte terza» .«Hanno introdotto dei limiti, hanno tolto l’arbitrato, parlano di dare a tutti il rimborso – afferma Pier Paolo Baretta –. Pensavano forse che l’Europa l’avrebbe accettata? O lo hanno fatto apposta per fare campagna elettorale dando la colpa all’Europa? Vogliono aprire un altro conflitto con l’Europa? Tolgano i paletti, mettano l’arbitrato che vogliono ma non una commissione governativa e approvino tutto in un quarto d’ora, altrimenti significa che vogliono fare solo propaganda» .
Sulla stessa linea associazioni di consumatori: «È già stato perso un anno e mezzo –dice Franco Conte, del Codacons– ripartano da quel voto unitario che c’era stato con la Legge 205, che garantiva il 100% di rimborso ai truffati. È quello il percorso virtuoso che va ripreso» . —
Enzo Favero