VICENZA. I due vicepresidenti del Consiglio, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, partecipano alla assemblea degli ex soci di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, al Centro Sport Palladio, a Vicenza.
Palazzetto dello sport pieno oltre misura (1.200 quelli che sono riusciti a entrare), tanto che gli organizzatori sono stati costretti a lasciar fuori moltissimi ex azionisti. Imponente il servizio di sicurezza delle forze dell'ordine che hanno Circoscritto la zona, con un off limits alle vetture di 300 metri.

L'Unione europea ha mosso obiezioni contro il decreto del governo che stanzia risarcimenti a chi ha subito perdite per il crac delle due banche. «Non me ne frega niente dell'Unione Europea, doveva vigilare e non l'ha fatto, noi siamo qua per metterci i soldi», ha risposto Di Maio ai giornalisti.
«Noi abbiamo messo nella legge di bilancio i soldi a fine anno, siamo al 9 febbraio, questa è la settimana in cui si scrivono i decreti e si erogano i soldi», ha affermato Di Maio. «Sappiamo - ha aggiunto Di Maio - che ci sono resistenze dell'Unione europea: ce ne faremo una ragione. Questa gente ha diritto ai suoi soldi. Sono i loro, non sono di qualcun altro. Hanno ragione, è passato tanto tempo ma in otto mesi e mezzo abbiamo fatto quel che gli altri non avevano fatto per anni».
«All'Europa stiamo scrivendo una lettera cordialissima in cui diciamo che vengono prima i risparmiatori e i loro problemi, e poi tutti quelli che sono i tecnicismi europei», ha detto Di Maio. «Tanto - ha aggiunto questa Europa a maggio è finita. Per quel che mi riguarda dopo le elezioni europee non avremo più il problema nemmeno di questi commissari, che si mettono contro i risarcimenti ai truffati delle banche», ha concluso.
«Siam qua da otto mesi, c'erano a bilancio 150 milioni, adesso c'è un miliardo e mezzo. Vedremo di far veloce», ha detto Salvini.