ROMA. Veneto Banca, il processo lascia Roma e arriverà a Treviso. Il gup Lorenzo Ferri ha accolto l'eccezione di incompetenza territoriale sollevata dalle difese degli imputati, Consoli & C., e il fascicolo passa a Treviso.
Ennesimo colpo di scena nella vicenda del crac della ex banca popolare di Montebelluna, con inevitabile nuovo allungamento dei tempi per arrivare alle eventuali sentenze.
Sono 11 gli imputati per il tracollo finanziario dell'istituto di credito, dirigenti e amministratori. Nei loro confronti, a secondo delle posizioni, le accuse sono di ostacolo alle attività di vigilanza di Bankitalia e della Consob e aggiotaggio.Oggetto del procedimento giudiziario la falsa rappresentazione a Banca d'Italia e Consob della reale situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Veneto Banca nel periodo 2012-2014.
Tra gli imputati l'ex ad dell'istituto di credito Vincenzo Consoli, l'ex presidente Flavio Trinca, Stefano Bertolo, responsabile della direzione centrale amministrazione dal 2008 al 2014, Flavio Marcolin, ex responsabile degli affari societari e legali, Pietro D'Aguì, un lungo periodo al vertice di Banca Intermobiliare, Gianclaudio Giovannone, titolare della Mava SS, Mosè Fagiani, responsabile commerciale dal 2010 al dicembre 2014, e Massimo Lembo, all'epoca capo della Direzione Compliance. Ferri, ha, infine, disposto il "non doversi provvedere" sull'esclusione come responsabile civile di Banca Intesa e di Veneto Banca in liquidazione.
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