In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Chi è Elisabetta Casellati, avvocato di Padova con Forza Italia dalla prima ora

Una “madre nobile” candidata da Ghedini con il sì di Berlusconi. Eletta a Venezia, al suo sesto mandato

Filippo Tosatto
1 minuto di lettura
Elisabetta Casellati (ansa)

Presidenza del Senato, chi è Elisabetta Casellati

PADOVA. Forse, quando assiederà allo scranno più elevato di Palazzo Madama, Elisabetta Alberti Casellati ripenserà a quella mattinata bollente.

Correva il 1994 a Cittadella allorché l’esordiente senatrice di Forza Italia fece capolino all’assemblea delle Officine e l’incipit del suo intervento - «Vi capisco, anch’io temo per la mia pensione» - scatenò la reazione furiosa degli operai licenziati, a fatica trattenuti da un cordone di carabinieri, lesti poi a scortare l’imprudente parlamentare all’auto blu.

[[(MediaPublishingQueue2014v1) Una padovana alla presidenza del Senato: Elisabetta Casellati]]

Altri tempi, per carità. Silvio Berlusconi, nell’anno della sua trionfale discesa in politica, vuole la padovana in lista non in virtù del gradevole aspetto ma alla luce di credenziali impeccabili: laureata in giurisprudenza e in diritto canonico nella Pontificia Università Lateranense, ricercatrice universitaria, avvocatessa specializzata nelle cause di nullità matrimoniale presso la Sacra Rota, alfiere femminile del cattolicissimo Cif, Casellati vanta ampi contatti e consensi radicati nella borghesia urbana delle professioni, in linea con l’obiettivo del nascente “partito liberale di massa” coltivato dal Cavaliere.

[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) La padovana Elisabetta Casellati indicata presidente del Senato]]

Da allora, la giurista trascorrerà cinque legislature nell’aula senatoria, alternando incarichi di governo - sottosegretario alla Salute e alla Giustizia - a compiti di presidente e capogruppo in commissione.

Un cursus honorum intrecciato all’asse con Niccolò Ghedini, l’avvocato-stratega di Arcore, che induce un Giancarlo Galan all’apice del potere a tributarle il titolo di «madre nobile di Forza Italia in Veneto».

Fino al 2014, è il 15 settembre, quando le Camere in seduta comune la eleggono membro laico del Consiglio Superiore della Magistratura, in quota azzurra. Una poltrona pregiata, abbandonata con sei mesi d’anticipo per candidarsi, il 4 marzo scorso, al sesto mandato in Senato: blindatissima, schierata in più collegi, è rieletta a Venezia.

«È con vera commozione che lascio un incarico di così grande prestigio, con l’impegno di continuare a battermi per quei principi fondanti della nostra democrazia», il messaggio di congedo dal Csm.

Ora, a 71 anni ben portati, il balzo più ambizioso e delicato: l’approdo è la seconda carica della Repubblica. Tra i berlusconiani sembra in pole position Paolo Romani ma la sua fedina sconta una condanna per peculato e nell’estenuante trattativa sotterranea tra forzisti, Lega e 5 Stelle, questi ultimi oppongono un veto drastico. È l’ora di donna Elisabetta: a candidarla alla successione di Pietro Grasso, nelle segrete stanze di Palazzo Grazioli, è il vecchio amico Ghedini. Ad annuire, una volta ancora, è l’inossidabile Silvio.

Una storia azzurra, già.

Il direttore d'orchestra Alvise Casellati sbarca alla Fenice

Elisabetta Alberti è sposata a Giambattista Casellati, avvocato matrimonialista, madre di Ludovica e Alvise, direttore d'orchestra. 

I commenti dei lettori