Ecatombe sulle strade un morto e 300 feriti
Raffica di incidenti in città, sull’anello delle tangenziali e in tutta la provincia Il centro paralizzato per alcune ore a causa della pioggia gelata della notte
di Enrico FerroPADOVA. È la pioggia gelata a far piombare Padova e provincia in un Medioevo fatto di statali bloccate, autostrade vuote, auto ribaltate, incidenti a raffica e pedoni che faticano a rimanere in equilibrio. Previsioni meteo e bollettini Arpav erano stati incentrati sul brusco calo di temperature ma nessuno si era soffermato sulla possibilità che si formassero queste palline di ghiaccio. Che non è grandine. E nemmeno neve. È qualcosa che non si può contrastare, dicono gli amministratori degli enti pubblici messi alla gogna dagli utenti della strada. Qualunque cosa sia è arrivata in un martedì mattina di inizio gennaio ed è stata subito la paralisi. In questo gioco del destino c’è anche chi ha perso la vita. È un operaio albanese che andava al lavoro. A fine giornata i conteggi fanno spavento: parliamo di quasi 300 feriti in tutta la provincia.
Raffica di incidenti. I problemi iniziano all’alba. Alle 6.30 in via Corso a Camposampiero viene segnalata un’auto fuori strada contro un palo. Dentro c’è il corpo senza vita di Gjergj Melaj, operaio di 58 anni. Le emergenze si moltiplicano minuto dopo minuto. Carmignano di Brenta, via Provinciale; Terradura, Sp 30; Padova, corso Primo maggio (tangenziale bloccata); autostrada A13, Terme Euganee; Monselice, via San Pietro Viminario. Ovunque si fatica a rimanere sulla carreggiata. Gomme termiche? Come non averle. Nel frattempo la rabbia monta sui social. La gente guida, impreca e scrive su Facebook. Si cercano i colpevoli. Li individuano negli amministratori della Provincia. «Brindavano per le elezioni provinciali e si sono scordati di spargere il sale», dicono.
Straordinari per le ambulanze.Super lavoro per il personale del Suem 118. Tantissime le richieste di intervento, sia per quanto riguarda gli incidenti stradali che per le cadute a piedi. Marciapiedi e strade già dall’alba erano ricoperte di un sottile velo di ghiaccio. Impercettibile alla vista ma molto pericoloso. Dalla mezzanotte fino al pomeriggio inoltrato il centralino del 118 è stato subissato di telefonate e richieste di soccorso. «Solo dalle 16 circa la situazione si è fatta più tranquilla», ha spiegato il direttore del Suem 118 di Padova Andrea Spagna, che ha dovuto richiedere per la giornata un aumento di mezzi e personale. «Abbiamo aumentato il numero delle ambulanze in servizio. Grazie alla Croce Verde e alla Croce Rossa ne abbiamo avute sei in più della norma». Sei unità con il relativo equipaggio, che vuol dire una ventina di persone in più rispetto a un giorno qualsiasi. Ma era davvero necessario. Solo per quanto riguarda incidenti stradali dovuti al ghiaccio e cadute ieri pomeriggio si registravano già 120 interventi. Nello specifico una cinquantina di soccorsi per incidenti e una settantina per persone scivolate a terra a causa del manto stradale ghiacciato. Il maggior numero di interventi sono stati eseguiti nella Bassa padovana. «Contusioni e fratture non sono mancate ma per fortuna per la maggior parte si è trattato di codici verdi, al massimo gialli», spiega Spagna.
Vigili del fuoco congestionati. I vigili del fuoco della caserma di via San Fidenzio sono riusciti a tirare un sospiro solo verso mezzogiorno, dopo una mattinata infernale iniziata molto presto. Al cambio turno sono rimaste al lavoro sia le squadre che sarebbero dovute smontare, sia quelle che avrebbero dovuto prendere servizio per un totale di 30-35 operatori. Quindici gli interventi del mattino, tutti importanti. In corso Primo maggio sono state estratte dalle auto alcune persone rimaste incastrate a seguito di un tamponamento. Vetture nei fossati a Maserà, in via Postumia a Carmignano di Brenta, a Monselice e Brugine. Un’auto si è capottata in via Cappelline a Terrassa Padovana, altre due sono finite nel canale, davanti a Villa Rodella e in via Petrarca a Battaglia Terme. Il lavoro non finiva mai, centralino bollente e gente che chiede aiuto. Auto fuori strada in via Lago Dolfin a Salboro, fuga di gas a Pontelongo in viale Stazione. A Cervarese Santa Croce un camion si è messo di traverso ed è stato necessario chiudere via Gaspara fino all’arrivo dell’autogru da Rovigo, mentre un altro camion è finito in un fossato a San Pietro Viminario.
(hanno collaborato
Alice Ferretti
ed Elvira Scigliano)
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