Racket dei rifiuti, bruciati 21 camion in una notte
Il doppio attentato a Verona nel giro di 45 minuti: così le mafie "parlano" ai concorrenti

VERONA. Nella notte tra sabato e domenica, i vigili del fuoco di Verona sono intervenuti per due distinti incendi in due parcheggi in città, che hanno coinvolto 21 camion. Il primo rogo alle 1.30 in via dell’Artigianato dove i pompieri intervenuti con 12 operatori e tre automezzi antincendio hanno affrontato l’incendio di cinque autoarticolati completamente avvolti dalle fiamme.
Il secondo incendio alle ore 2.10 in un parcheggio autostradale di un distributore della tangenziale sud, dove le fiamme hanno interessato 16 autoarticolati: 9 andati completamente distrutti e 7 parzialmente danneggiati. Sul posto sono intervenuti nelle prime fasi dell'incendio 6 automezzi antincendio con oltre 20 operatori. Le operazioni di messa in sicurezza del luogo sono ancora in corso.
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Vulnerabilità. Secondo il deputato del Partito Democratico, Vincenzo D’Arienzo, come riportato dall'Arena di Verona, "L’ennesimo attacco incendiario ai danni di un’azienda che opera nel settore dei trasporti dimostra la vulnerabilità della nostra realtà all’imperversare della criminalità».
L'escalation. Ventiquattro incendi in due anni ai danni di aziende che operano nel settore dei rifiuti o dei trasporti di materiali da smaltire. Tanti, troppi per non insospettire gli investigatori sull’esistenza di una strategia comune. Così, dopo che le Procure ordinarie hanno via via aperto fascicoli d’indagine legati ai singoli episodi, i roghi sono ora finiti sotto la lente della Direzione Distrettuale Antimafia del Veneto.
Il business. "In Veneto negli utlimi anni le mafie, oltre alle tradizionali attività nel narcotraffico, nel riciclaggio, nell’edilizia e nel turismo, stanno cercando di condizionare il settore dei rifiuti che offre consistenti opportunità di guadagno - aveva detto il deputato Pd Alessandro Naccarato diversi mesi fa - la relazione sul Veneto della “Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad essi correlati”, approvata lo scorso settembre dalla Camera, descrive una situazione di illegalità diffusa dove gruppi criminali hanno stretto rapporti di alleanza con imprenditori locali.
GUARDA. La mappa degli incendi dolosi in Veneto
Siamo in guerra. «L’azione presenta le caratteristiche tipiche dell’intimidazione della criminalità organizzata - dice ancora D'Arienzo all'Arena - non voglio esagerare, ma temo che siamo in guerra: il male contro il bene. Questi atti intimidatori, classici delle guerre per eliminare contendenti nei settori economici in cui si è insediata la criminalità organizzata, non devono sorprenderci. Sono anni che denuncio la presenza malavitosa a Verona e nel silenzio generale della politica questa ingombrante presenza sta prendendo sempre più piede".
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