«Spese lievitate per soddisfare i Comuni»
VENEZIA. «Per rispondere alle richieste dei Comuni abbiamo dovuto cambiare i piani sul pedaggio». Silvano Vernizzi, commissario della Pedemontana Veneta, spiega così le modifiche apportate alla...
VENEZIA. «Per rispondere alle richieste dei Comuni abbiamo dovuto cambiare i piani sul pedaggio». Silvano Vernizzi, commissario della Pedemontana Veneta, spiega così le modifiche apportate alla convenzione a metà dicembre. Fino a quel momento la gratuità era garantita a tutti i residenti. «Ma le richieste di modifica al progetto da parte dei comuni sono state molte. Trincee, gallerie e altri interventi hanno fatto aumentare i costi, e abbiamo dovuto riparare attraverso i pedaggi», spiega Vernizzi. Comitati e Zanoni sostengono però che non si tratta di maggiori richieste dei sindaci, quanto di una valutazione d’impatto ambientale non scrupolosa: «Si sono accorti solo ora che alcuni pozzi idropotabili andavano protetti. Molti di quei contributi serviranno a pagare interventi ambientali trascurati in precedenza», afferma Massimo Follesa di Covepa. Vernizzi poi rispedisce al mittente le accuse di un’eccessiva tutela dell’investimento privato, «Dare il 10% dei guadagni stimati, in caso l’amministrazione receda dal contratto, è una norma del codice degli appalti, introdotta da Di Pietro quand’era ministro. Zanoni lo dovrebbe sapere. Non dipende da noi, è identica per ogni concessione e ogni project financing». Vernizzi invece conferma che degli utili le casse pubbliche non ne vedranno nemmeno l’ombra: «Sono del concessionario, è normale. Salvo il caso in cui al decimo di gestione abbia ottenuto un incasso superiore a quello previsto dal piano economico. Se così fosse il surplus sarebbe diviso al 50% tra Regione e privati». Infine i nuovi 370 milioni arrivati da Roma: «Si sapeva che sarebbero arrivati. Rientrano nel Decreto del fare, abbiamo approvato i progetti esecutivi entro fine anno in tempo per riceverli».( f.c.)
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