Curtarolo, va in piazza con il pitonema il serpente fugge e si dilegua
L'uomo era uscito di casa con il rettile alla cintura. La pitonessa si chiama Jervys, ha 15 anni ed è lunga 90 centimetri. Senza esito la caccia. Il padrone assicura: "Calma, non è pericolosa"
Giusy Andreoli
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CURTAROLO. Esce a passeggio con un pitone reale alla cintola e lo perde nella piazza di Pieve. Il serpente è una lei e si chiama Jervys, ha 15 anni, è lungo 90 centimetri.
La specie è originaria del Mali, in Africa. Appartiene a una donna di Bergamo e ha tutte le carte in regola. Un anno fa la donna, non potendo più tenerlo, lo ha dato in custodia al suo ex compagno, Daniele Salvato. Che abita in un appartamento al piano terra, al 30 di via Donatori di Sangue. "E’ stato un momento di distrazione - ammette - Dopo cena mi ero seduto in piazza a leggere un giornale. Jervys l’avevo arrotolato alla vita. A un certo punto mi sono accorto che non c’era più".
Dopo una ricerca affannosa quanto vana, all’una di notte ha avvisato la ex, che ha chiamato i vigili del fuoco di Bergamo. Le ricerche sono scattate di prima mattina: Polizia provinciale e locale le hanno proseguite senza esito per tutto il giorno. Ritrovarlo, a questo punto, diventa davvero difficile. "Posso però tranquillizzare sul fatto che il pitone reale non è velenoso, la sua indole è docile" aggiunge Salvato.
Ma la paura è comunque dilagata. Tanto che per tranquillizzare i cittadini, l’assessore alla Polizia Provinciale Domenico Riolfatto si è recato in piazza a Pieve. "Il pitone non è un pericolo per l’uomo e non è velenoso, ma potrebbe spaventare - ha spiegato Riolfatto - Il pitone smarrito potrebbe essersi infilato nella prima cavità che ha trovato ed essere ancora acquattato lì, così come potrebbe essere entrato nella rete fognaria ed essersi allontanato di qualche chilometro. Se venisse avvistato, è augurabile che nessuno tenti di catturarlo perché potrebbe difendersi e mordere, e anche perché c’è il pericolo che scappi e che lo si perda di nuovo. Bisogna invece chiamare immediatamente la polizia provinciale o il corpo forestale dello Stato oppure i vigili urbani, in modo da localizzarlo e recuperarlo".
Non si può escludere che venga ucciso. "E’ il mio timore, a Jervys sono affezionato - afferma Salvato - come quello che, se non viene ritrovato, difficilmente supererà il prossimo inverno. Adesso se la cava anche se la temperatura notturna non è la più indicata per la sua specie, ma non sopravviverà al freddo". Ieri sera Daniele ha sporto denuncia di smarrimento dai carabinieri. "Ovviamente tutte le spese per il recupero dell’animale le metteremo in conto al proprietario, stiamo anche verificando innanzitutto la legittimità della detenzione" ha concluso Riolfatto.
La specie è originaria del Mali, in Africa. Appartiene a una donna di Bergamo e ha tutte le carte in regola. Un anno fa la donna, non potendo più tenerlo, lo ha dato in custodia al suo ex compagno, Daniele Salvato. Che abita in un appartamento al piano terra, al 30 di via Donatori di Sangue. "E’ stato un momento di distrazione - ammette - Dopo cena mi ero seduto in piazza a leggere un giornale. Jervys l’avevo arrotolato alla vita. A un certo punto mi sono accorto che non c’era più".
Dopo una ricerca affannosa quanto vana, all’una di notte ha avvisato la ex, che ha chiamato i vigili del fuoco di Bergamo. Le ricerche sono scattate di prima mattina: Polizia provinciale e locale le hanno proseguite senza esito per tutto il giorno. Ritrovarlo, a questo punto, diventa davvero difficile. "Posso però tranquillizzare sul fatto che il pitone reale non è velenoso, la sua indole è docile" aggiunge Salvato.
Ma la paura è comunque dilagata. Tanto che per tranquillizzare i cittadini, l’assessore alla Polizia Provinciale Domenico Riolfatto si è recato in piazza a Pieve. "Il pitone non è un pericolo per l’uomo e non è velenoso, ma potrebbe spaventare - ha spiegato Riolfatto - Il pitone smarrito potrebbe essersi infilato nella prima cavità che ha trovato ed essere ancora acquattato lì, così come potrebbe essere entrato nella rete fognaria ed essersi allontanato di qualche chilometro. Se venisse avvistato, è augurabile che nessuno tenti di catturarlo perché potrebbe difendersi e mordere, e anche perché c’è il pericolo che scappi e che lo si perda di nuovo. Bisogna invece chiamare immediatamente la polizia provinciale o il corpo forestale dello Stato oppure i vigili urbani, in modo da localizzarlo e recuperarlo".
Non si può escludere che venga ucciso. "E’ il mio timore, a Jervys sono affezionato - afferma Salvato - come quello che, se non viene ritrovato, difficilmente supererà il prossimo inverno. Adesso se la cava anche se la temperatura notturna non è la più indicata per la sua specie, ma non sopravviverà al freddo". Ieri sera Daniele ha sporto denuncia di smarrimento dai carabinieri. "Ovviamente tutte le spese per il recupero dell’animale le metteremo in conto al proprietario, stiamo anche verificando innanzitutto la legittimità della detenzione" ha concluso Riolfatto.
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